Consiglio Comunale San Ferdinando
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Politica

Crisi amministrativa, Città Solidale: «Chiarezza, responsabilità e coscienza»

Il Gruppo Consiliare a sostegno del Primo Cittadino ripercorre la vicenda "dimissioni"

«Chiarezza, responsabilità e coscienza In merito alla crisi dell'Amministrazione comunale di San Ferdinando di Puglia è opportuno fornire alcuni chiarimenti. Il sindaco ha rassegnato le dimissioni, nella seduta del consiglio comunale del 2/1/2016, a seguito di un voto con il quale veniva accolta la proposta di rinvio dell'approvazione del bilancio di previsione, proposta votata da 4 consiglieri di maggioranza e dai cinque dell'opposizione, dopo che una precedente seduta di consiglio comunale convocata per il 30/12/2015 era andata deserta per mancanza del numero legale per l'assenza di 4 consiglieri della maggioranza e di tutta l'opposizione. È noto che il comune di San Ferdinando di Puglia dal 2012, data di insediamento dell'Amministrazione comunale in carica, ha sempre approvato il bilancio di previsione entro il 31 dicembre: il bilancio 2013 è stato approvato il 22/12/2012 il bilancio 2014 è stato approvato il 23/12/2013 il bilancio 2015 è stato approvato il 29/12/2014 e sempre in pendenza di approvazione e pubblicazione definitiva della legge finanziaria da parte del Parlamento, che notoriamente viene pubblicata il 30 dicembre». E' il gruppo consiliare "Città Solidale", quello per intenderci che sostiene il Sindaco dimissionario Michele Lamacchia e formato dai consiglieri Salvatore Piazzolla, Francesco Camporeale, Salvatore Russo, Luigi Di Pace, Pasquale Sgarramella, Giuseppe Rondinone, a ripercorrere la vicenda delle dimissioni del Primo Cittadino sanferdinandese.

«Anche per il 2016 - prosegue la nota - la maggioranza aveva deciso di approvare il bilancio entro la fine dell'anno e a tal proposito c'è stato un incontro di tutti i consiglieri di maggioranza all'inizio di novembre per discutere le scelte da fare; a seguito di tale incontro è stato predisposto il Documento di Indirizzo Politiche di Bilancio contenente le scelte di bilancio per il 2016, in coerenza con le decisioni del governo nazionale, esplicitate nel DEF e nel disegno di legge di stabilità presentata al Parlamento il 15 ottobre. Il documento è stato approvato dal consiglio comunale il 26/11/2015 con i voti di tutti e 12 i consiglieri di maggioranza (allegato 1). A seguito della approvazione del Documento di Indirizzo Politiche di Bilancio gli uffici comunali predispongono la proposta di bilancio e di tutti gli allegati che la Giunta comunale approva in data 07/12/2015, con la presenza del sindaco e di tutti gli assessori. (allegati 2) Tutti gli atti del bilancio sono stati depositati a disposizione di tutti i consiglieri comunali in data 15/12/2015 per la lettura ed eventuale presentazione di emendamenti o richieste di delucidazioni. Nei quindici giorni di deposito degli atti del bilancio, prima della seduta di consiglio comunale del 30, non sono pervenute richieste di delucidazioni o emendamenti. In data 29/12/2015 al Presidente del consiglio comunale giunge mail, inviata dai consiglieri Demichele Giacomo e Giannaccaro Diego, di richiesta di rinvio del consiglio comunale. Il Presidente del consiglio comunale risponde che sottoporrà al consiglio comunale tale richiesta. La seduta del consiglio comunale del 30 dicembre va deserta per l'assenza di 4 consiglieri di maggioranza (Demichele Giacomo, Camporeale Arianna, Visaggio Raffaele e Giannaccaro Diego) e di tutta l'opposizione. Il consiglio comunale viene riconvocato in seduta di seconda convocazione per il 2/01/2016. Alle ore 0.18 del 2/1/2016 giunge per mail al Presidente del consiglio comunale richiesta di rinvio del consiglio comunale firmata dai quattro consiglieri di maggioranza assenti nella seduta del 30».

«Il giorno 2 gennaio - prosegue la lunga nota - il consiglio comunale si riunisce e il consigliere Demichele Giacomo propone il rinvio della seduta, proposta che viene approvata con il voto dei quattro consiglieri di maggioranza e dei cinque della minoranza, tutti presenti compresi quelli che avevano precedentemente annunciato che non avrebbero partecipato al consiglio; a seguito di tale voto il sindaco rassegna seduta stante le dimissioni. Dalla esposizione della cronologia degli avvenimenti è di tutta evidenza che: 1) La maggioranza ha discusso politicamente al proprio interno le scelte di bilancio 2) La maggioranza ha deciso di predisporre e approvare, come negli anni precedenti, il bilancio di previsione entro il 31 dicembre 3) La maggioranza al completo ha approvato in consiglio le scelte di politica di bilancio 4) I consiglieri hanno avuto a disposizione per quindici giorni i documenti di bilancio senza che ci sia stata alcuna osservazione 5) Il sindaco non ha sfidato alcuna regola democratica o calpestato la dignità di alcuno, si è solo attenuto a quanto deciso e approvato più volte in maggioranza ed ha coerentemente e dignitosamente rassegnato le dimissioni quando questa è venuta meno. Aggiungasi che Arianna Camporeale in qualità di vice sindaco, non solo ha approvato la proposta di bilancio in giunta nella seduta del 7/12/2015, ma ha partecipato a tutte le altre successive sedute di giunta comunale, compresa quella del 29 dicembre alle ore 16,00, senza fare cenno alla necessità di rinviare il consiglio comunale del giorno dopo. In merito alle affermazioni che "…La richiesta di rinvio per armonizzare la proposta di Bilancio con la Legge di Stabilità per il 2016 non avrebbe arrecato alcun danno alla città, né avrebbe paralizzato la stessa." Ci sono delle inesattezze che è opportuno precisare».

«Prioritariamente va rilevato che fino ad oggi non è stato da alcuno evidenziato quali parti del bilancio sarebbero in contrasto con la legge di stabilità o che necessitano di essere armonizzate, in considerazione che pur essendo la legge di stabilità pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 30/12/2015 i contenuti della stessa sono noti, nella stesura finale, dal 19/12/2015. La scelta di iniziare il nuovo anno sempre con i documenti contabili approvati non ha nulla di edonistico, ma risponde a precisi e stringenti canoni di buona, sana e corretta amministrazione, oltre che, questo sì, di rispetto della funzione del consiglio comunale (immaginiamo cosa comporta l'approvazione del bilancio a settembre ed oltre dell'anno in corso: è solo la presa d'atto dell'attività gestionale dei funzionari). Avere il bilancio approvato dall'inizio dell'anno ha consentito al comune di San Ferdinando di Puglia di accedere ad investimenti in opere pubbliche, a risorse per le politiche sociali (PAC), a pagare i fornitori nei tempi previsti, a programmare la scadenza di imposte e tributi comunali in tempo utile, a mantenere conti in ordine e ad avere un bilancio solido. La normalità è approvare il bilancio alle scadenze ordinarie previste dalla legge. Quest'anno c'è una ragione in più. Con il 2016 entrano a regime le modifiche al sistema contabile dei comuni con l'attuazione piena della cosiddetta contabilità armonizzata (Dlgs 118/2011); ciò comporta che dal 1 gennaio 2016 scatta l'obbligo di riclassificare tutte le voci di bilancio altrimenti non è possibile effettuare alcuna operazione contabile. Lo sanno bene i ragionieri di tutti i comuni».

«È opportuno, altresì, far rilevare che all'attenzione del consiglio comunale c'era anche la ratifica della delibera di Giunta comunale n. 177 del 30/11/2015 di variazione al bilancio (allegato 3), che per legge doveva essere ratificata entro la fine dell'anno, pena la decadenza della stessa, con gravissime conseguenze contabili per il comune. La delibera 177 assegna 672 mila euro alle politiche sociali, frutto di ulteriori contributi regionali comunicateci a fine novembre. Il mancato utilizzo (impegno) entro il 31 dicembre avrebbe comportato la mancata attivazione di importanti servizi a San Ferdinando e negli altri comuni dell'Ambito sociale (Trinitapoli e Margherita): dagli asili nido, all'assistenza ai minori, all'assistenza agli anziani, alle famiglie affidatarie. Dopo la seduta deserta del 30 dicembre, al fine di non arrecare danno ai cittadini più fragili, il Presidente del consiglio comunale ha convocato il consiglio comunale per il 31 alle ore 23,00. Ed è grazie al senso di responsabilità dei nove consiglieri comunali presenti e dei funzionari ed impiegati comunali che la seduta si sia tenuta e la delibera ratificata, evitando la decadenza e il grave danno al comune e ai cittadini. C'erano obiettive ragioni di merito a sostegno della approvazione degli argomenti nella seduta del 30 dicembre, seduta convocata nel pieno rispetto della correttezza politica e delle procedure e delle prerogative dei consiglieri. È di tutta evidenza che spetta al consiglio, ed in particolar modo ai consiglieri di maggioranza decidere con immediatezza se ci sono le condizioni politiche programmatiche per proseguire questa esperienza amministrativa».
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