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Territorio

Rifiuti gettati accanto al centro di stoccaggio

Nessuno si preoccupa di rimuovere l'immondizia abbandonata lì da giorni

Non è la terra dei fuochi. Ancora non c'è nessun rogo. E non siamo né a Napoli, né a Caserta. Siamo a San Ferdinando, in una stradina sulla destra dalla strada provinciale 63 che conduce a Trinitapoli, immediatamente dopo il centro di stoccaggio per «rifiuti ingombranti». Qui troviamo una piccola discarica a cielo aperto: scarpe, cartoni, secchi di plastica, bottiglie di birra e tanti sacchetti di rifiuti, qualcuno persino con la scritta «Sia», l'azienda certificata che gestisce i rifiuti di San Ferdinando e altri comuni del bacino «Fg 4». Chi ha gettato i sacchetti, scambiando la stradina per i vecchi cassonetti, ha persino avuto l'accortezza di chiuderli per bene. Anche se alcuni, forse con il passaggio delle macchine, si sono rotti, rovesciando sulla stradina plastica, carta, vetro. E chi più ne ha più ne metta. Accanto all'immondezzaio, c'è una piccola rete che separa la stradina dal terreno agricolo. E alle spalle, un pescheto. Della serie: «Quando l'uomo incontra la natura». Portando però con sé sacchetti di rifiuti.
A poche decine di metri, c'è il centro di stoccaggio. Sul cancello, un cartello affisso dove, sotto la scritta «Comune di San Ferdinando di Puglia – Assessorato all'Ambiente», si legge: «È severamente vietato abbandonare i "rifiuti ingombranti" nel piazzale antistante il centro di stoccaggio comunale. I trasgressori saranno puniti con la sanzione amministrativa da euro 103 a euro 619».
Forse nel piazzale antistante no, è severamente vietato. Ma in quello laterale sì, evidentemente. O forse quelli non sono rifiuti ingombranti. Non danno fastidio a nessuno. Possono stare lì tranquillamente.
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