Atto intimidatorio, Montaruli (Unibat): "Cambiare tutto per non cambiare nulla"

Al Sindaco Puttilli la solidarietà dell'associazione di categoria

lunedì 4 dicembre 2017
«Un avvicendamento continuo ed infinito. In tutte le sedi istituzionali e di governo più importanti, in questo periodo, si sono avvicendate le personalità più influenti e più significative ma a quanto pare quello che non muta affatto, anzi peggiora di giorno in giorno, è il clima di fortissima tensione sociale che sempre più spesso ed ormai in tutte le città della provincia Bat, dalle più grandi cocapoluogo fino alle più piccole di dimensioni e popolosità si inasprisce in seguito ad azioni criminali che stanno anche toccando punte di estremo allarme, come sta accadendo nella città di Bisceglie e di Trani». Così il presidente di Unibat, Savino Montaruli interviene dopo la notizia del presunto atto intimidatorio nei confronti del sindaco Salvatore Puttilli avvenuto nella notte tra sabato e domenica quando la sua auto è andata a fuoco.

«Episodi che seppur così gravi ed eclatanti non trovano né la giusta reazione istituzionale che non sia l'ennesimo, ulteriore incontro tra pochi intimi né tantomeno di una cosiddetta società civile oramai assuefatta, disinteressata ed apatica. Ogni ora giungono notizie che fanno tremare i cittadini del cerbero ed ecco che in ordine di tempo giunge l'attentato nei confronti del sindaco di San Ferdinando di Puglia che ha subito il danneggiamento della propria autovettura. Si parla di atto intimidatorio che non indurrebbe ad altre supposizioni. A parte la nostra scontata, pacifica e consueta solidarietà al sindaco di San Ferdinando di Puglia Salvatore Puttilli ci piace ricordare al neo Procuratore di Trani, al neo Prefetto della Provincia Bat ed ora anche al neo Dirigente del Commissariato di P.S. di Andria, cui diamo il nostro benvenuto, che bisogna dare una fortissima accelerata alla realizzazione della Questura nel Polo della Sicurezza, nella città di Andria. Solo mediante l'istituzione di tale presidio sarà possibile ottenere il giusto riconoscimento con l'incremento esponenziale del numero delle forze di polizia in questo territorio, nella speranza di interrompere un'escalation che non conosce freni e che sta preoccupando tantissimo anche gli imprenditori che non investono più nelle nostre città, rimasti privi di qualunque guida istituzionale, abbandonati a se stessi e ogni giorno a serio rischio di subire atti delinquenziali che solo per caso, in talune circostanze, non si sono trasformati in tragedie. La popolazione soffre e non si può tollerare che ormai i cittadini debbano svolgere il ruolo di ronde notturne per difendere il proprio patrimonio, come sta accadendo ormai da settimane nelle nostre campagne con gli agricoltori sull'orlo della disperazione. Sono passati troppi Procuratori, Prefetti, Questori e Dirigenti. Tutti hanno cominciato la loro avventura in questa Provincia con le migliori intenzioni ma tutti sono andati poi via senza veder realizzato quello ceh dicevano essere anche il loro "sogno" cioè avere una Questura ad Andria e vederla funzionare in tempi brevi. Come Associazione di Categoria non abbiamo altro da raccomandare se non il buon senso di mettere e di tenere il naso fuori dalle finestre e guardare, vivendola, la realtà che spesso, sempre più spesso è diversa, ben diversa da quella raccontata da politici, da polisindacalisti e dirigenti asserviti. La realtà non la si può nascondere e sta fuori dai palazzi del potere. Basta uscire per vederla e guardarla in faccia».