Crisi Boeing: il ministro francese “sminuisce” il colosso americano dell'industria aerospaziale

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giovedì 11 aprile 2024 15.28
Ci sono state molte polemiche intorno all'argomento costituito da Boeing, grande punto di riferimento dell'aerospaziale. Molti problemi si sono trascinati nel corso del tempo anche perché sono subentrate delle questioni che hanno riguardato anche le verifiche sulla sicurezza. Ma in tutta la questione come si è posto il governo francese? Il governo della Francia corre il rischio di intraprendere una dura battaglia commerciale, che vede contrapposti il gruppo degli Stati Uniti e Airbus, azienda rivale che si occupa del settore aerospaziale a livello europeo e che ha sede nei Paesi Bassi, in particolare a Leida.

Le sfide del colosso di Boeing

Nel panorama dell'industria aerospaziale, Boeing occupa una posizione autorevole, con una storia radicata nella produzione di una vasta gamma di velivoli utilizzati sia dalle compagnie di linea che da quelle attive nel noleggio dei jet privati (in merito a questo settore il sito fastprivatejet.com condivide informazioni interessanti). La sua presenza nell'ambito dell'aviazione commerciale è ben nota, con modelli iconici come il Boeing 737 e il Boeing 747 che hanno dominato i cieli per decenni.
Tuttavia, negli ultimi anni, il colosso americano ha affrontato una serie di sfide, tra cui problemi di sicurezza e ritardi nella produzione di alcuni modelli chiave e la recente dichiarazione del ministro francese, che sembra minimizzare l'importanza di Boeing nell'industria, solleva ulteriori domande sul futuro dell'azienda e sul suo ruolo nel mercato globale dell'aviazione.
Il futuro rimane incerto, perché, con l'atteggiamento del governo francese, la crisi rischia di protrarsi ancora a lungo, arrivando a mettere in atto un conflitto molto più generale di quanto si possa pensare.

Le dichiarazioni del governo francese

Secondo ciò che riportano importanti e autorevoli fonti di stampa, nel problema del settore aerospaziale, in questo "conflitto" tra gli Stati Uniti e l'Europa, avrebbero suscitato scalpore le dichiarazioni del ministro Le Maire, a capo del dicastero dell'Economia e delle Finanze francese.
Il ministro Le Maire avrebbe fatto alcune affermazioni polemiche in occasione di una conferenza che si è svolta a Berlino e alla quale partecipava anche il CEO di Airbus. Infatti Le Maire ha detto espressamente di preferire di volare con Airbus e non con Boeing per una questione di sicurezza "vitale".
Queste dichiarazioni non arrivano a caso, almeno secondo i più critici. La Francia infatti ha in possesso il 10,9% di Airbus. Gli esperti ritengono però che la dichiarazione del ministro Le Maire sia stata completamente azzardata e che mai si erano fatti i conti con una posizione simile da parte di un governo occidentale nelle sue massime rappresentanze.

I problemi avuti da Boeing

I problemi avuti da Boeing comunque non si possono negare. Su 89 verifiche sulla sicurezza, 33 sono fallite. Inoltre si è scoperta la mancanza di un pannello che sarebbe venuto meno ad un Boeing 737-800. Un colosso come quello di Boeing per tutte queste problematiche ha perso credibilità e una certa reputazione aziendale. Le dichiarazioni del ministro francese potrebbero ulteriormente mettere in crisi proprio Boeing.
In tutto questo non bisogna dimenticare che si sono verificati di recente vari incidenti che hanno coinvolto proprio aerei Boeing. Per esempio, dopo il decollo di un volo all'improvviso nel mese di gennaio un pannello che aveva l'obiettivo di chiudere lo spazio per una porta di emergenza si è staccato. I piloti hanno dovuto perciò compiere un atterraggio di emergenza.

Le implicazioni finanziarie

È una questione molto spinosa, resa ancora più critica dalle dichiarazioni del ministro Le Maire. D'altronde non possiamo ignorare che dietro questa vicenda ci sono delle forti implicazioni di carattere finanziario. Il colosso statunitense e Airbus europeo si dividono un mercato con un grande giro d'affari, di circa 80 miliardi di dollari.

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