Don Riccardo Agresti è il vincitore del Premio Nazionale Don Uva 2025
Un riconoscimento al suo impegno accanto agli ultimi, nel solco tracciato dal Venerabile Don Pasquale Uva
giovedì 3 luglio 2025
16.17
Emozioni, musica e testimonianze forti hanno illuminato la quinta edizione del Premio Nazionale Don Uva, che si è svolta ieri sera, 2 luglio, nel suggestivo scenario del Piazzale della Basilica di San Giuseppe, a Bisceglie.
L'edizione 2025 ha conferito il prestigioso riconoscimento a Don Riccardo Agresti, sacerdote della diocesi di Andria, per il suo impegno concreto a fianco di persone che hanno vissuto l'esperienza del carcere. Con il progetto "Senza Sbarre", realizzato nella masseria San Vittore e sostenuto dalla cooperativa "A Mano Libera", Don Agresti ha saputo costruire una comunità che accoglie, forma e reinserisce nella società detenuti ed ex detenuti, attraverso percorsi di lavoro agricolo e artigianale.
Una testimonianza viva di giustizia sociale e carità operativa, già riconosciuta anche dalla Corte di Appello di Bari e dalla Procura Generale, che nel 2023 hanno premiato Don Agresti per il suo contributo all'antimafia sociale.
Il Premio Don Uva, ispirato alla missione del Venerabile Don Pasquale Uva – sacerdote, medico e fondatore di opere a servizio degli ultimi – celebra ogni anno personalità che, con spirito di servizio e amore concreto, traducono in azione i valori della solidarietà e della dignità umana.
La serata, arricchita dall'esibizione dell'Orchestra della Magna Grecia diretta dal Maestro Roberto Molinelli, con la straordinaria partecipazione del giovane talento Nurie Chung, ha offerto un percorso musicale intenso e coinvolgente, tra lirica, canzone italiana e rock internazionale. Alla conduzione, le voci familiari di Safiria Leccese e Alfredo Nolasco, che hanno accompagnato il pubblico tra momenti artistici e riflessioni profonde.
Il Premio Nazionale Don Uva è promosso da Universo Salute – Gruppo Telesforo, in collaborazione con Fondazione S.E.C.A., Congregazione Ancelle della Divina Provvidenza e Libri nel Borgo Antico, con il patrocinio di Regione Puglia, Provincia BAT e Comune di Bisceglie.
Un'edizione che ha saputo coniugare arte, fede, impegno civile e che, ancora una volta, ha rinnovato l'attualità del messaggio di Don Uva: mettere al centro gli ultimi, per costruire una società più giusta e umana.
L'edizione 2025 ha conferito il prestigioso riconoscimento a Don Riccardo Agresti, sacerdote della diocesi di Andria, per il suo impegno concreto a fianco di persone che hanno vissuto l'esperienza del carcere. Con il progetto "Senza Sbarre", realizzato nella masseria San Vittore e sostenuto dalla cooperativa "A Mano Libera", Don Agresti ha saputo costruire una comunità che accoglie, forma e reinserisce nella società detenuti ed ex detenuti, attraverso percorsi di lavoro agricolo e artigianale.
Una testimonianza viva di giustizia sociale e carità operativa, già riconosciuta anche dalla Corte di Appello di Bari e dalla Procura Generale, che nel 2023 hanno premiato Don Agresti per il suo contributo all'antimafia sociale.
Il Premio Don Uva, ispirato alla missione del Venerabile Don Pasquale Uva – sacerdote, medico e fondatore di opere a servizio degli ultimi – celebra ogni anno personalità che, con spirito di servizio e amore concreto, traducono in azione i valori della solidarietà e della dignità umana.
La serata, arricchita dall'esibizione dell'Orchestra della Magna Grecia diretta dal Maestro Roberto Molinelli, con la straordinaria partecipazione del giovane talento Nurie Chung, ha offerto un percorso musicale intenso e coinvolgente, tra lirica, canzone italiana e rock internazionale. Alla conduzione, le voci familiari di Safiria Leccese e Alfredo Nolasco, che hanno accompagnato il pubblico tra momenti artistici e riflessioni profonde.
Il Premio Nazionale Don Uva è promosso da Universo Salute – Gruppo Telesforo, in collaborazione con Fondazione S.E.C.A., Congregazione Ancelle della Divina Provvidenza e Libri nel Borgo Antico, con il patrocinio di Regione Puglia, Provincia BAT e Comune di Bisceglie.
Un'edizione che ha saputo coniugare arte, fede, impegno civile e che, ancora una volta, ha rinnovato l'attualità del messaggio di Don Uva: mettere al centro gli ultimi, per costruire una società più giusta e umana.