Le premiazioni del Carciofo d'oro chiudono la Fiera

Conclusa la 54^ edizione della manifestazione nazionale sull'agricoltura

lunedì 10 novembre 2014 10.00
Con l'istituzionale cerimonia di consegna del "Carciofo d'oro", domenica sera è gloriosamente calato il sipario sulla 54^ "Fiera nazionale del carciofo mediterraneo e del prodotto ortofrutticolo" di San Ferdinando di Puglia. Una tre giorni che ha fatto registrare diversi primati come le elevate presenze numeriche di aziende (oltre cento) e di pubblico (più di 30mila persone secondo le prime stime) e che ha riproposto con forza, al cospetto di autorevoli parterre di soggetti istituzionali (presenti, tra gli altri, l'europarlamentare Elena Gentile, gli Onorevoli Michele Bordo, Colomba Mongiello e Francesco Boccia, nonchè il Presidente del Consiglio regionale Onofrio Introna) e tecnici, il tema dell'agricoltura come asse portante dell'economia e della qualità della vita. La splendida tre giorni della 54^ edizione ha avuto come epilogo la cerimonia di consegna del "Carciofo d'Oro" che quest'anno è stato assegnato ai "F.lli Altamura", all'Associazione "Libera" di Don Luigi Ciotti e all' Assessore regionale alla Qualità del Territorio, prof.ssa Angela Barbanente. Grande ed unanime soddisfazione per l'ottima riuscita della manifestazione è stata, con orgoglio, espressa dal sindaco Lamacchia e dal Presidente D'Errico.
«I risultati sono sotto gli occhi di tutti, a partire dall'incredibile fiumana di gente che ha frequentato il quartiere fieristico - ha dichiarato il Sindaco -. Questa manifestazione, tra le più importanti del settore nel Mezzogiorno d'Italia, grazie a scelte mirate, come l'affidamento dell'organizzazione al Gal Daunofantino, soggetto con il quale continuamente strettamente a collaborare anche in vista della prossima edizione della Fiera, è cresciuto e trovato la sua giusta dimensione. Abbiamo riproposto con forza al centro dell'agenda politica ed istituzionale il tema dell'agricoltura che merita decisamente maggiori attenzioni per le sue enormi potenzialità sulle quali, comunità come la nostra, poggia gran parte della sua economia».