Crisi politica, M5S: «Lamacchia approfitta per una nuova maggioranza»

D'Ambrosio e Di Bari invitano i consiglieri a 5 anni di pausa dalla politica

venerdì 5 febbraio 2016 12.53
«È trascorsa una settimana dal "gran ritiro" del Sindaco Lamacchia e la situazione politica e amministrativa a San Ferdinando è in pieno stallo». A dirlo sono L'onorevole Giuseppe D'Ambrosio e il consigliere regionale Grazia Di Bari, entrambi esponenti del Movimento 5 Stelle, che hanno continuato: «A giovarne è certamente il primo cittadino Michele Lamacchia che può continuare a tessere la sua tela di rapporti alla ricerca di una maggioranza alternativa rispetto a quella uscita dalle urne. I valzer politici ci interessano poco, così come i discorsi da grandi (e presunti) statisti. Certifichiamo la rottura del patto di alleanza fra centrosinistra e un centrodestra addormentato, con qualcuno che è pronto al salto della barricata, se mai siano state importanti in questa città».

«Tutti i partiti, dentro e fuori il Consiglio Comunale, si esprimono circa la necessità di superare questo stato di crisi. Per noi c'è un solo modo: elezioni amministrative a San Ferdinando di Puglia. Siamo convinti, infatti, che non vi sia più la possibilità di mettere in campo quella progettualità politica e quelle proposte tanto ventilate in campagna elettorale quanto rarefatte e scialbe durante l'azione di governo. A pagare questa inoperosità e questa insufficienza politica sono i nostri concittadini: se non si approva il bilancio comunale e se si continua con l'esercizio provvisorio, i consiglieri presenti in Consiglio Comunale dovranno personalmente alzare bandiera bianca. Noi consigliamo loro 5 anni sabbatici per riprendersi dall'esperienza che hanno vissuto alla corte di Lamacchia. C'è un'unica ricetta e si basa sullo Statuto Comunale. Un quinto dei consiglieri abbia la decenza e la spina dorsale di convocare un Consiglio straordinario con due ordini del giorno: bilancio 2016 e mozione di sfiducia al sindaco. Deve emergere una spiegazione pubblica alla cittadinanza. Altro che "alta politica", qui c'è bisogno di "altra politica", qui c'è bisogno di chi finora non ha avuto rappresentanza: i cittadini».