Siccità, interviene il Comitato spontaneo degli agricoltori di San Ferdinando

Il comitato chiede spiegazioni su alcune scelte e criticità

mercoledì 13 agosto 2025 13.24
Di seguito si riporta nota del Comitato di San Ferdinando di Puglia che, a fronte della conclusione anticipata e drammatica della stagione irrigua 2025, denuncia una gestione inadeguata da parte del Consorzio di Bonifica della Capitana.

L'acqua nell'invaso Capacciotti è finita, quindi fine della stagione irrigua 2025. Una stagione irrigua partita male, proseguita in modo disastroso e finita peggio, non solo per le risorse idriche scarse dovute alla siccità ma anche a causa di una gestione che in annate come questa ha messo in evidenza tutte le criticità delle scelte fatte negli ultimi 10 anni dalla Dirigenza del Consorzio di Bonifica della Capitana.

Ma andiamo in ordine: In primis c'è il problema della Traversa di Santa Venere, tripartitore situato sul fiume Ofanto vicino Rocchetta Sant'Antonio, con la scarsa manutenzione delle griglie che impedisce di far entrare abbastanza acqua nell'invaso di Capacciotti quando il fiume ofanto è in piena; ad oggi non si riesce a capire chi deve provvedere a questa manutenzione, scandaloso. Con la Diga piena con poco più di 26 milioni di mc, il Consorzio decide una dotazione di 600 mc ad ettaro e inizio della stagione irrigua il 15 maggio. Tale scelta è stata da subito contestata perché avrebbe compromesso gran parte del raccolto dei nostri territori dediti alla coltivazione di pesche e albicocche primizie.

Nella IV commissione Regionale del 5 giugno la dirigenza del Consorzio, dopo averci accusato di campanilismo, giustificava tali scelte per garantire l'acqua fino a fine stagione alle colture di pesche tardive, all'uva da vino, olive da olio e olive da mensa, prodotti che dal 14 agosto non potranno più essere irrigati. Il 15 maggio inizia la stagione irrigua ma non per tutti, anzi il 70% dei picchetti non eroga per diversi motivi, rotture delle distrettuali e blocco dei codici dei picchetti. Il Distetto più penalizzato è il 5 che interessa quasi tutto il territorio di San Ferdinando di Puglia e che entra a regime nella prima settimana di giugno con danni ingenti alle colture. La gestione dei picchetti bloccati da codici è a dir poco imbarazzante, l'acqua c'è ma il pichetto non eroga perché bloccato da un codice e per sbloccare quel codice serve un miracolo perché non c'è personale che possa farlo in tempi rapidi, ci sono picchetti che sono stati sbloccati dopo 10 segnalazioni, 10 giorni di attesa, ore di fila agli uffici di zona che non rispondono piu al telefono, non sono mancati momenti di tensione.

Dopo tutto questo, l'acqua nell'invaso Capacciotti è finita, quindi stagione irrigua finita, con buona pace delle ultime pesche che si stanno raccogliendo, dell'uva e delle olive. Facendo i conti della massaia: se a invaso pieno, cioè 48 milioni di mc, la dotazione è stata sempre di 2050 mc ad ettaro con acqua erogata fino a novembre, quest'anno con 26 milioni di mc e dotazione di 600 mc per ettaro non solo le risorse idriche sarebbero dovute bastare ma addirittura ci sarebbero dovuti essere dei residui, quindi cosa è successo? Il Consorzio dia delle spiegazioni plausibili non solo su questo, ma anche sul fatto che da piu di 10 anni hanno cambiato le dotazioni e le turnazioni in diverse zone della sinistra Ofanto come gli arenili. Gli arenili di Zapponeta e Margherita di Savoia da sempre hanno avuto una dotazione inferiore e una pausa nell'erogazione dell'acqua irrigua che andava dal 15 giugno al 15 agosto, perché ora non è più così? A giovamento di chi tutto questo? Lo stesso nella zona alta della sinistra Ofanto. Certo che queste scelte hanno penalizzato tutto il territorio perché hanno messo sotto pressione un sistema irrigua che non ha retto.

Inoltre, cosa è successo alla vasca di Trinitapoli? E a quella che avrebbe dovuto raccogliere le acque reflue del comune di Cerignola? E ai territori asserviti? E ancora perché si è voluto trasferire la competenza della manutenzione della rete irrigua dal reparto ingegneria a quello di agraria del Consorzio? E questo ha portato ad un miglioramento negli interventi di manutenzione?

A nostro avviso no, vedasi gli innumerevoli guasti alla rete, spesso ripetuti nei stessi punti, e i giorni per ripristinare i guasti, fino a 15 giorni. A breve incontreremo l'amministrazione comunale per capire come coordinare azioni, anche legali, per difendere i nostri diritti per chiedere di fare rete con gli altri comuni della sinistra Ofanto e perché chi ha sbagliato se ne assuma le responsabilità.