A San Ferdinando convocato in adunanza straordinaria il Consiglio Comunale. <span>Foto Anna Verzicco</span>
A San Ferdinando convocato in adunanza straordinaria il Consiglio Comunale. Foto Anna Verzicco
Politica

A San Ferdinando convocato in adunanza straordinaria il Consiglio Comunale

L'ordine del giorno ha riguardato l'ordine e la sicurezza

A San Ferdinando è stato convocato in adunanza straordinaria per il giorno 11 dicembre il Consiglio Comunale – alle ore 19:00 presso la Sala Consiliare dell'ex Sede Comunale in Piazza Giovanni Paolo II. L'oggetto all'ordine del giorno ha riguardato l' Ordine e la sicurezza: proposte e linee di indirizzo.

Parla il consigliere di opposizione Aniello Masciulli

Inizia il consigliere di minoranza Aniello Masciulli: "Parliamo di un crescendo di azioni criminali – elenca poi i vari episodi spiacevoli che hanno coinvolto San Ferdinando in quest'ultime settimane – questa è una quotidinaità che non possiamo accettare né normalizzare. A seguito di questi fatti è stato convocato un tavolo per l'ordine e la sicurezza nella provincia Bat, è un primo passo doveroso ma non sufficiente; i cittadini hanno bisogno di risposte immediate, coordinate e stipulate. Come membro dell'opposizione, sono qui a esercitare il nostro ruolo – continua poco dopo – chi governa deve assumersi le responsabilità, per questo - facente parte del gruppo di opposizione – chiedo a giunta e al sindaco di proporre con urgenza la sottoscrizione di un documento unitario dove si possa chiedere con forza il potenziamento stabile delle forze dell'ordine: attivare un tavolo tecnico permanente che coinvolga Polizia Locale, Carabinieri, Guardia di Finanza, la realizzazione di un sistema di video sorveglianza moderno, chiedere un'attenzione straordinaria da parte degli organi di Governo perché ciò che accade qui non è un fenomeno ordinario. Lo voglio ribadire con forza, la sicurezza non appartiene alla maggioranza e né all'opposizione, appartiene ai cittadini. E noi per primi dobbiamo essere pronti a lasciare da parte le divisioni politiche quando c'è in gioco la sicurezza delle famiglie. L'opposizione c'è, è presente ed è pronta a fare la propria parte, ma chiediamo che anche l'amministrazione dimostri lo stesso senso di responsabilità perché non è più tempo di rinvii – termina – è il momento di agire e di agire insieme".

Parla il consigliere di opposizione Tonino Acquaviva

Prende la parola poi il consigliere d'opposizione Tonino Acquaviva parlando della vasta portata del problema della sicurezza: "Naturalmente non può trovare tra queste mura una soluzione che possa determinare una condizione di riparazione totale". Dopo aver espresso vicinanza e solidarietà a tutti coloro che sono rimasti coinvolti in assalti e furti, senza dimenticare di mostrare apprezzamento nei confronti della prontezza delle forze dell'ordine, aggiunge il consigliere come le azioni criminali avvenute nel paese non debbano rispecchiare il paese di San Ferdinando – "Cerchiamo piuttosto di capire – nella nostra dimensione - in che misura noi possiamo contribuire a fare ciò che – concretamente – come comune possiamo fare – continua – quindi il coordinamento istituzionale con gli altri comuni limitrofi, con la Prefettura, con le forze dell'Ordine, sicuramente è fondamentale: si condividono le informazioni di determinati segnali di allarme che serve a migliorare tutta una serie di attività di natura investigativa, di adozione di misure preventive, per cercare di debellare un segnale prima che questo determini una contaminazione. Fa poi riferimento ai continui cattivi esempi che provengono da situazioni varie e che a volte fungono da modello per chi sta crescendo.

"Invocare l'esercito, invocare i carri armati forse è la reazione più istintiva che uno può avere in un momento, ma noi non possiamo scivolare su questa banalizzazione dell'argomento e allontanarci dalle nostre responsabilità invocando semplicemente qualcun altro a prendersi la responsabilità. Piuttosto dobbiamo fare anche la nostra parte e per quello che possiamo fare". L'assessore passa poi a parlare della polizia locale evidenziando come la stessa svolga un servizio che è fondamentale per la città: "Abbiamo una condizione che va avanti da lustri, che il corpo della Polizia Locale è stata portata nelle condizioni che sono assolutamente al di sotto degli standard, dove a mala pena possono assicurare il minimo della turnazione delle oree tutto questo - aggiunge – senza nemmeno un cervello che coordina queste attività": chiede quindi Acquaviva se fosse possibile attuare nuove assunzioni in tale ambito.

"Il nostro è un territorio ricchissimo dove le attività produttive spaziano con una varietà di tipologie ed una dimensione economica significativa. Perché abbiamo dimenticato tutte le attività di aggressione che subiscono gli agricoltori in campagna e – aggiunge – tutti questi segnali sono meno importanti della gioielleria dove si è rotto il vetro e ha creato il clamore delle televisioni? Anche questi fenomeni che avvengono in questo comparto è anche un fatto importante. Quindi io chiedo di accertarci di chi ci viene a chiedere all'anagrafe la residenza, chiedo che vengano fatti i dovuti controlli; tutta questa attività di controllo che riguarda la sicurezza urbana sono di competenza del comune. Ma si tratta di un problema che si è determinato negli anni e che non è quindi dovuto al sindaco in carica".

Chiede poi l'assessore che qualcuno gli dimostri l'efficienza del sistema di videosorveglianza affermando come – nel caso in cui questa efficienza sia concreta – non potrà che congratularsi.
"Un altro tema che è di competenza del Comune è quello di migliorare l'efficienza della pubblica illuminazione, perché è un elemento che serve innanzi tutto ai fini della pubblica sicurezza" – facendo poi riferimento ai luoghi incriminati nei quali si svolgono attività illecite. "San Ferdinando è fatta di cittadini operosi, onesti. La criminalità non ha una residenza, è apolide. Dove si sposta? Dove c'è la ricchezza e noi fortunatamente siamo una città che ha degli indicatori di ricchezza importanti" – conclude così il consigliere Tonino Acquaviva.

Parla l'assessora Cinzia Petrignano

Parla poi l'assessora Cinzia Petrignano. Inizia esprimendo solidarietà nei confronti delle Forze dell'Ordine, delle attività colpite e delle attività che vivono la paura di essere colpite. Continua affermando di essere d'accordo con le dichiarazioni del consigliere Masciulli circa la responsabilità politica di tutte le parti, tanto nel pubblico quanto nel privato. Afferma poi quanto faccia fatica a seguire i ragionamenti del consigliere Acquaviva: "Ho trovato delle affermazioni che sono totalmente contraddittorie. Intanto penso che non si possa affermare tanto a San Ferdinando di Puglia quanto a Casal di Principe che le azioni di criminali possano far parte del dna di qualcuno, fa parte piuttosto delle condizioni sociali in cui un bambino vive": facendo riferimento a un confronto tra i due paesi fatto dal cons. Acquaviva.
"La responsabilità della legalità e della sicurezza non sono – almeno totalmente – addossabili all'amministrazione comunale" – come già affermato anche nelle sedi comunali.

"Rispetto al corpo di Polizia Locale, ci rendiamo conto della problematica e responsabilmente troveremo una soluzione in questo senso. Concretamente non pensiamo pensare che il fatto di arrivare ad aggiungere due, tre, quattro, cinque unità ci possa risolvere il problema. Perché il problema è soprattutto culturale e non riguarda soltanto San Ferdinando, ma riguarda il territorio e nemmeno il territorio della Bat, è più esteso".

Fa poi riferimento alla responsabilità di tutti: "Se noi non denunciamo, difficilmente potremo fare qualcosa e difficilmente uno o due vigili in più ci potranno aiutare. Questa è una situazione emergenziale per la quale abbiamo bisogno di risposte serie e forti da parte dello Stato. Dopo di che ci sarà e c'è tutta la collaborazione da parte dell'Amministrazione Comunale – continua – per affrontare insieme un problema che è grande e che può essere affrontato soltanto con strumenti di sicurezza, di controllo del territorio e anche culturali".

Parla il consigliere di maggioranza Michele Ferrante

Parla successivamente il consigliere Ferrante: "Si parlava di familismo amorale: ovvero quando si tende a giustificare i giovani all'interno della propria famiglia, sperando di riuscire a salvarli": inizia il consigliere parlando di una disgregazione sociale che disorienta i giovani. "Bisogna quindi prevenire prima di tutto, educando i giovani e insegnando loro cos'è la verità, cos'è l'omertà. Questo inizia prima nella scuola ed è lì che dobbiamo riuscire ad aiutare. È così che riusciamo a curare".

Si alza per prendere parola anche la consigliere d'opposizione Angela Camporeale. Inizia concordando con l'importanza della sicurezza e della legalità: "La prevenzione sì si può fare con una serie di attività partendo dalla scuola, però dopo l'anamnesi fatta, i cittadini si chiedono operativamente cosa possiamo fare? Due o tre vigili non sono sufficienti, bene e quindi? Dobbiamo cercare queste soluzioni. Il senso di appartenenza ci manca, l'orgoglio per questo territorio ci manca: partendo dalle scuole, dalle istituzioni. Qualcosa che riattivi un meccanismo che dia fiducia a questa comunità, prima di tutto i giovani che si sentono abbandonati, non vogliono più votare, non credono, sono distaccati perché vedono le azioni svolte dagli adulti nella politica come qualcosa di distante da loro".

Parla l' assessora Maria Riccarda Scaringi

Continua l'assessora Maria Riccarda Scaringi: "Ci dobbiamo sentire responsabili tutti, non solo per gli avvenimenti che avvengono. Quando dico che dobbiamo essere responsabili, mi riferisco anche ad affermazioni fatte di una certa gravità, nel senso che è preoccupante, circa la questione degli spacciatori" - affermando quanto sia fondamentale da parte di tutti denunciare queste situazioni e tante altre - "perché se sappiamo e non denunciamo è come prendersela con i mulini a vento - continua- "ora io non dico che non ci sia una soluzione, ma dico che dobbiamo anche essere corresponsabili in tutte quelle tematiche che sono il voto, l'igiene urbana, la criminalità. Perché se sappiamo cose e non denunciamo, non possiamo pretendere che gli altri trovino delle soluzioni. Le soluzioni le troviamo insieme se tutti collaborano".

Parla il consigliere di opposizione Biagio Musci

Parla poi il consigliere di opposizione Biagio Musci. Inizia il consigliere facendo riferimento al suo sentirsi ferito per ciò che il paese sta vivendo, associandosi agli interventi necessari inerenti la polizia locale, la sorveglianza, il potenziamento della pubblica amministrazione: "Io la solidarietà la dò innanzi tutto ai cittadini di San Ferdinando perché i primi colpiti da questa situazione sono loro - continua - una forma di coordinamento, quanto meno delle informazioni con la polizia locale potrebbe aiutare questo territorio non solo a limitare i tanti crimini, ma anche a prevenire l'abbandono dei rifiuti, gli incendi. Perché nel momento in cui si individua un soggetto sospetto e il guardiano di turno avvisa il presidio della polizia locale, si può intervenire e risolvere il problema".

Parla il sindaco Michele Lamacchia

Interviene così il sindaco Michele Lamacchia. Inizia il sindaco affermando la necessità di una certa coerenza fuori e dentro l'area consiliare, facendo riferimento alla questione per cui si è parlato di unità, eppure il giorno dell'assalto due consiglieri - attraverso un comunicato stampa riferiscono come la responsabilità sia stata dell'amministrazione del comune di San Ferdinando in quanto il sistema di video sorveglianza non funzionava, sollecitando l'amministrazione e dando così un' impressione secondo cui la responsabilità in questo campo "è del sindaco che non ha messo le videocamere; cioè - continua - non si è persa occasione per dire che la responsabilità è di quello che sta al comune oggi se questo non funziona". "Eppure - continua il sindaco - continuo anche oggi a ricevere solo proposte di spesa: dobbiamo metter più vigili, dobbiamo potenziare i servizi di pubblica illuminazione, incrementare la video sorveglianza – continua – il primo intervento da fare è trovare le risorse per spenderle".

Facendo riferimento poi alla conoscenza del bilancio da parte di tutti – in quanto trasparente – lui chiede e si chiede come sia stato possibile o sia possibile svolgere tutti questi interventi che i consiglieri di minoranza richiedono: "Lo spirito di collaborazione o è biunivoco oppure non c'è, o c'è collaborazione o gli appelli sono solo strumentali".

Comincia così parlando di ogni punto partendo dai vigili urbani: "Qualcuno mi deve spiegare come mai dal 2017 ad oggi tutti i vigili sono andati in pensione o sono stati sostituiti. Ne avevamo dieci: certamente qualcuno ha fatto altre scelte. Ma per ripristinare un corpo dei vigili urbani adeguato alla città ci vogliono le risorse. Qualcuno può dire dove ci sono le risorse necessarie per assumere? – spiegando le cifre che si dovrebbero sostenere e il tempo necessario per i procedimenti. "In questi cinque mesi erano già pochi i dipendenti e si sono ulteriormente e abbondamene ridotti, chi per trasferimento, chi perché licenziato, chi in maternità, chi perché in pensione" – spiegando inoltre come lui stesso avesse mostrato il bilancio e la conseguente mancanza degli accertamenti previsti che ha quindi complicato gravemente la situazione, accertamenti che la nuova amministrazione sta attuando, facendo in modo che non si presentasse il dissesto: "Quindi il primo elemento era quello di mettere in sicurezza il comune" – continua "devo prima preoccuparmi di dichiarare le 'fantasie' e non c'erano neanche le risorse per fare l'albero di Natale e noi le delibere le facciamo quando abbiamo le risorse": affermando inoltre come con quelle poche risorse abbiano deciso e preferito far partire il prima possibile la mensa, rispetto all'anno precedente, piuttosto che fare l'albero di Natale, che comunque sarebbe arrivato.

Per quanto riguarda la video sorveglianza il sindaco – alle richieste di prove che accertassero il funzionamento della video sorveglianza – mostra un documento protocollato – e quindi visibile a tutti – nel quale si afferma la messa in funzione delle telecamere di video sorveglianza e non solo, anche un potenziamento in alcune zone e con un finanziamento messo a disposizione delle forze dell'ordine, sicuramente più competenti in materia. Il sindaco ha quindi concordato con il comando un modo per utilizzare quelle poche risorse per garantire un certo livello di sicurezza, il tutto con una mappatura della città e tutta una serie di azioni di cui verrà informato il consiglio.

Per quanto riguarda il sistema della pubblica illuminazione – facendo riferimento a una segnalazione fatta a riguardo nel quale si indicava il mancato funzionamento ed un progetto esecutivo non rispondente a ciò che era stato previsto – afferma come anche in questo caso l'attività è stata protocollata precisamente in data 3 giugno 2025, esattamente quattro giorni dopo l'insediamento. Inoltre spiega il sindaco come per 'deformazione professionale' abbia notato degli impianti non a norma, preoccupandosi di intervenire anche su questo aspetto. Prosegue così leggendo alcuni punti problematici inerenti l'illuminazione che sono stati posti al gestore incaricato: "regolazione anomale della tensione elettrica, dopo l'accensione la tensione è sistematicamente abbassata compromettendo l'efficienza di illuminazione, in particolare nelle ore serali". Dopo ciò il gestore non ha fornito alcun tipo di risposta, così l'amministrazione ha sospeso i pagamenti nei confronti dello stesso.

Aggiunge inoltre: "Tengo a dirvi che la sicurezza e l'ordine pubblico è competenza esclusiva dello Stato e in alcuni casi il sindaco ha agito non quanto sindaco, ma quanto 'delegato dello Stato' " - chiedendo allo stesso di agire per la sicurezza dei cittadini.

Si è poi valutata la possibilità di istituire un commissariato per i primi comuni sub ofantini.
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