
Territorio
Crisi idrica del Consorzio di Bonifica di Capitanata: nasce il comitato degli agricoltori
«Abbiamo assistito in questi giorni a situazioni che hanno leso la nostra dignità»
San Ferdinando - martedì 20 maggio 2025
13.38 Comunicato Stampa
Gli agricoltori di San Ferdinando in protesta contro la gestione crisi idrica del Consorzio di Bonifica di Capitanata. Nonostante le riserve di acqua sufficienti, le coltivazioni stanno soffrendo per il mancato irrigamento. In risposta a tale situazione, si è costituito il comitato spontaneo degli agricoltori che lascia la seguente nota:
«Siamo un territorio dedito alla coltivazione di pesche albicocche primizie e in occasione della decisione del consiglio di amministrazione del Consorzio di Bonifica di iniziare ad erogare acqua a metà maggio abbiamo dimostrato tutte le nostre preoccupazioni e perplessità che sono rimaste inascoltate».
«Perplessità e preoccupazioni che non erano infondate considerato che ad oggi 20 maggio, nonostante nella Diga di Capacciotti ci sono oltre 26 milioni di mc di acqua, il consorzio di bonifica non riesce ancora ad erogare acqua dandoci la possibilità di innaffiare le nostre primizie e creando un danno economico importante agli agricoltori. Per queste motivazioni abbiamo deciso di porre in essere tutte le azioni per tutelare Il nostro settore, la nostra economia, le nostre famiglie».
«Abbiamo assistito in questi giorni a situazioni che hanno leso la nostra dignità. Abbiamo perso ore di lavoro ad attendere sui picchetti un erogazione dell'acqua che non è ancora avvenuta ricevendo dagli uffici del consorzio di bonifica notizie poco attendibili sugli ulteriori ritardi che si stanno verificando».
«In una situazione di emergenza non è concepibile che il Consorzio di Bonifica non abbia un canale ufficiale di comunicazione sullo stato dei fatti. Questa situazione non è più ammissibile. Abbiamo già dato mandato ad alcuni legali di verificare la possibilità di intraprendere una Class Action contro il Consorzio a tutela dei nostri diritti. Abbiamo già contattato gli agricoltori di paesi limitrofi per un'azione unitaria. A partire da oggi 20/05/ 2025 noi agricoltori siamo in agitazione ad oltranza non escludendo anche azioni di proteste concrete».
«Siamo un territorio dedito alla coltivazione di pesche albicocche primizie e in occasione della decisione del consiglio di amministrazione del Consorzio di Bonifica di iniziare ad erogare acqua a metà maggio abbiamo dimostrato tutte le nostre preoccupazioni e perplessità che sono rimaste inascoltate».
«Perplessità e preoccupazioni che non erano infondate considerato che ad oggi 20 maggio, nonostante nella Diga di Capacciotti ci sono oltre 26 milioni di mc di acqua, il consorzio di bonifica non riesce ancora ad erogare acqua dandoci la possibilità di innaffiare le nostre primizie e creando un danno economico importante agli agricoltori. Per queste motivazioni abbiamo deciso di porre in essere tutte le azioni per tutelare Il nostro settore, la nostra economia, le nostre famiglie».
«Abbiamo assistito in questi giorni a situazioni che hanno leso la nostra dignità. Abbiamo perso ore di lavoro ad attendere sui picchetti un erogazione dell'acqua che non è ancora avvenuta ricevendo dagli uffici del consorzio di bonifica notizie poco attendibili sugli ulteriori ritardi che si stanno verificando».
«In una situazione di emergenza non è concepibile che il Consorzio di Bonifica non abbia un canale ufficiale di comunicazione sullo stato dei fatti. Questa situazione non è più ammissibile. Abbiamo già dato mandato ad alcuni legali di verificare la possibilità di intraprendere una Class Action contro il Consorzio a tutela dei nostri diritti. Abbiamo già contattato gli agricoltori di paesi limitrofi per un'azione unitaria. A partire da oggi 20/05/ 2025 noi agricoltori siamo in agitazione ad oltranza non escludendo anche azioni di proteste concrete».