
Crisi irrigua e agricoltura, Acquaviva: «Daremo il nostro contributo al sostegno del settore agricolo e dei suoi addetti»
La nota integrale di Tonino Acquaviva
La scarsa piovosità e l'esiguità della risorsa idrica dell'invaso di Capacciotti, rappresentano il combinato disposto del lamento che proviene dal mondo agricolo. Un quadro critico, fattuale e reale, ma ancora privo di strategie e soluzioni attuative di breve/media durata che possano far ben sperare per il futuro. Come per esempio le infrastrutture che possano incrementare l'adduzione dell'acqua nell'invaso di Capacciotti.
Rispetto a questo tema alcune considerazioni sulla delibera della Giunta Municipale n°53 del 21 Agosto 2025 avente ad oggetto "riconoscimento stato di calamità naturale. determinazionI ", vanno ora esposte, non per dovere di polemica, ma come contributo a migliorare le azioni così fragili e superficialmente assunte.
La debolezza dell'azione è insita anche nella circostanza che i tre Comuni (san Ferdinando di Puglia, Trinitapoli e Margherita di Savoia) non abbiano ritenuto di coinvolgere anche il Comune di Cerignola la cui superficie agricola coltivata è più del doppio dei 3 Comuni del Basso Tavoliere che hanno assunto le deliberazioni. Cosa penseranno gli istruttori del Ministero e della Regione che a Cerignola è piovuto di più o che il Consorzio di Bonifica di Capitanata ha per questo territorio beneficiato di più acqua proveniente dal medesimo sistema irriguo di approvvigionamento? Ipotesi non credibile! Quindi una dimenticanza grave e che potrà risultare pregiudizievole per il buon esito delle domande.
La Giunta Municipale, con la delibera (fotocopia dei tre Comuni) ha sostanzialmente disposto:
1) di attestare la sussistenza delle condizioni di eccezionalità climatica dovute alla prolungata
siccità e alla grave carenza di precipitazioni atmosferiche, che stanno causando ingenti danni
all'agricoltura del territorio comunale di San Ferdinando di Puglia;
2) di chiedere al Presidente del Consiglio dei Ministri ed al Presidente della Regione Puglia,
ciascuno per la propria competenza istituzionale, in relazione alla grave crisi idrica ed al
lungo periodo di siccità nonché delle alte temperature, la Dichiarazione dello stato di
calamità naturale e di emergenza;
La genericità del testo della delibera, che non sembra adeguatamente argomentata e puntualmente motivata, non fa ben sperare. Poiché priva dei necessari elementi puntuali in grado di dimostrare il danno e la sua quantificazione tecnico-economica. Non appaia azzardato ipotizzare un mancato accoglimento della richiesta, poiché la delibera è priva di ogni e qualsiasi elemento di valutazione ai fini istruttori per sostanziare la richiesta di aiuti.
Mancano infatti tutti i dati tecnici ed economici, e la serie storica ai fini comparativi, per l'evidenza scientifica del danno lamentato.
La superficie territoriale agricola utilizzata, addetti in agricoltura, il prodotto lordo vendibile distinto per cultivar (pesche, albicocche, uva, olive, ecc..), i dati pluviometrici comparati, i giorni di effettiva erogazione della rete irrigua e le dotazioni per ettaro, l'eventuale riduzione dei quantitativi della produzione, il deprezzamento economico dei prodotti per la siccità, ecc….
Confidiamo che nella seduta del Consiglio Comunale del prossimo 5 Settembre, cui è stata invitata a partecipare la Regione ed il Consorzio di Bonifica di Capitanata, l'Amministrazione Comunale per il tramite dell'Assessore alle Attività Produttive, integri e sostanzi documentalmente le ragioni del danno e la legittimazione alla richiesta. Noi daremo il nostro contributo, al fianco e al sostegno del settore agricolo e dei suoi addetti.