Associazioni
L'Anpi Bat organizza un evento per ricordare la caduta del fascismo
Appuntamento nella città di Barletta
BAT - sabato 23 luglio 2022
12.42
Un'iniziativa per far tornare ancora di più alla mente quel 25 luglio 1943, quando ci fu la caduta del fascismo. A 79 anni di distanza il Comitato provinciale dell'Anpi, l'Asd "Barletta Sportiva" e la Cgil hanno promosso e organizzato la terza edizione della "Pastasciutta antifascista della Bat", che si terrà lunedì 25 luglio a partire dalle ore 20 al RistoPub - Friedrich II, in piazza Pescheria, a Barletta.
A prendere parte ci sarà Pasquale Caputo, figlio 73enne di Francesco, militare internato nei lager nazisti di Moosburg, Memmingen e Kaufbeuren che ha ripercorso a piedi la strada già percorsa da suo padre per ritornare a casa dopo la liberazione. Al fine di coniugare memoria storica e solidarietà, che costituiscono due dei principi fondamentali della nostra Costituzione, l'intero ricavato dell'iniziativa sarà devoluto per finanziare le attività di assistenza dell'Ambulatorio popolare di Barletta.
«Alla caduta del fascismo, il 25 luglio del 1943, fu grande festa a Casa Cervi, così come in tutto il Paese. A Campegine, i Cervi insieme ad altre famiglie del paese, portarono la pastasciutta in piazza, nei bidoni per il latte. Con un rapido passaparola la cittadinanza si riunì attorno al carro e alla "birocia" che aveva portato la pasta. Tutti in fila per avere un piatto di quei maccheroni conditi con burro e formaggio che, in tempo di guerra e di razionamenti, erano un vero pasto di lusso. C'era la fame, ma c'era anche la voglia di uscire dall'incubo del fascismo e della guerra, il desiderio di "riprendersi la piazza" con un moto spontaneo, dopo anni di adunate a comando, sfilate farlocche e di divieti. La Liberazione avverrà solo 20 mesi dopo, al prezzo di molte sofferenze, ma quel 25 luglio, alla notizia che il duce era stato arrestato, c'era solo la voglia di far festa» ha spiegato l'Anpi.
A prendere parte ci sarà Pasquale Caputo, figlio 73enne di Francesco, militare internato nei lager nazisti di Moosburg, Memmingen e Kaufbeuren che ha ripercorso a piedi la strada già percorsa da suo padre per ritornare a casa dopo la liberazione. Al fine di coniugare memoria storica e solidarietà, che costituiscono due dei principi fondamentali della nostra Costituzione, l'intero ricavato dell'iniziativa sarà devoluto per finanziare le attività di assistenza dell'Ambulatorio popolare di Barletta.
«Alla caduta del fascismo, il 25 luglio del 1943, fu grande festa a Casa Cervi, così come in tutto il Paese. A Campegine, i Cervi insieme ad altre famiglie del paese, portarono la pastasciutta in piazza, nei bidoni per il latte. Con un rapido passaparola la cittadinanza si riunì attorno al carro e alla "birocia" che aveva portato la pasta. Tutti in fila per avere un piatto di quei maccheroni conditi con burro e formaggio che, in tempo di guerra e di razionamenti, erano un vero pasto di lusso. C'era la fame, ma c'era anche la voglia di uscire dall'incubo del fascismo e della guerra, il desiderio di "riprendersi la piazza" con un moto spontaneo, dopo anni di adunate a comando, sfilate farlocche e di divieti. La Liberazione avverrà solo 20 mesi dopo, al prezzo di molte sofferenze, ma quel 25 luglio, alla notizia che il duce era stato arrestato, c'era solo la voglia di far festa» ha spiegato l'Anpi.