
Eventi e cultura
Una serata nel segno della memoria: omaggio al maestro Ferdinando Russo
Un evento organizzato dalla Pro Loco San Ferdinando con la partecipazione anche di chi ha conosciuto il maestro
San Ferdinando - martedì 19 agosto 2025
18.14 Comunicato Stampa
È stata una serata intensa, partecipata ed emozionante quella dedicata al ricordo del maestro Ferdinando Russo, figura indimenticabile della comunità sanferdinandese. Un momento corale in cui testimonianze, musica e parole hanno tracciato il profilo umano, professionale e artistico di un uomo capace di lasciare un segno profondo in quanti hanno avuto la fortuna di conoscerlo, svoltosi all'interno del cortile della Parrocchia Sacro Cuore di Gesù, gentilmente messo a disposizione dal parroco Don Ruggiero Lattanzio.
Il dirigente scolastico Apollonio Corianò, l'amico fraterno Raffaele Pellegrino, il figlio Tommaso Russo e gli stessi alunni hanno offerto uno sguardo variegato e autentico sulla personalità del maestro: un educatore appassionato, un artista visionario e un uomo dalla straordinaria capacità di coinvolgere tutti – colleghi, amici e studenti – nelle sue iniziative.
Di particolare intensità l'intervento di don Mimmo, che ha conosciuto Ferdinando Russo negli ultimi momenti della sua vita. Le sue parole hanno restituito l'immagine di una persona capace di trasformare i momenti di solitudine in energia generativa, di fare della creatività uno strumento di rinascita e di comunicazione profonda.
La serata è stata impreziosita dalle esibizioni canore di Aurora Cormio, allieva della scuola "Momenti Musicali" di Valeria Fiori e Barbara Diglio, allieva della maestra Francesca Lorusso, che con le loro voci hanno regalato momenti di autentica emozione, contribuendo a creare un'atmosfera magica e suggestiva.
Nel suo intervento, la presidente Lucia Angiulli ha voluto ringraziare tutti i presenti e ha sottolineato un passaggio particolarmente toccante del racconto del figlio Tommaso: quello in cui il maestro portava a casa gli alunni più deboli, coinvolgendo i propri figli nell'aiutarli a fare i compiti. Un gesto che racchiude un'idea di inclusione sociale, mettendo in luce l'umanità dell'uomo-maestro e il valore educativo della responsabilità condivisa.
Un ringraziamento speciale è stato rivolto anche al conduttore della serata, nonché un socio della Pro Loco, Tato Delia, da parte della vicepresidente Tina Stella. Con la sua simpatia e intelligenza relazionale, Tato ha saputo guidare con maestria l'evento, mantenendo viva l'attenzione del pubblico e donando leggerezza e allegria alla commemorazione, ha declamato brillantemente le poesie del maestro Tonino Abbattista e del sig. Salvatore Memeo, dedicate al maestro, augurandogli di poter diventare un attore, viste le sue eccezionali doti teatrali.
E mentre le parole e la musica riempivano la serata, l'arte prendeva forma sotto gli occhi dei presenti, grazie ad un'opera estemporanea realizzata dall'artista Gennaro Stella, un tributo in diretta alla vita e al talento del Maestro, un racconto, tessuto su una tela e rappresentato con la forza prorompente delle tempere, delle origini paterne di Ferdinando Russo, a rimarcare ancora una volta il forte legame con il territorio e con la comunità locale.
La fantasia di Ferdinando Russo trovava la sua espressione più alta nelle attività carnevalesche e nei suoi celebri travestimenti, attraverso i quali metteva in scena non solo l'allegria della festa, ma anche una filosofia di vita. Amava ripetere infatti che "chi non si traveste non è una persona da prendere sul serio", una frase che racchiude lo spirito libero e l'ironia che lo hanno sempre contraddistinto.
La serata si è così trasformata in un viaggio tra memoria e affetto, tra nostalgia e riconoscenza, restituendo alla comunità l'immagine viva di un uomo che ha saputo insegnare con l'esempio, generare entusiasmo e lasciare in eredità un modello di creatività e fantasia che resterà sempre presente.
Il dirigente scolastico Apollonio Corianò, l'amico fraterno Raffaele Pellegrino, il figlio Tommaso Russo e gli stessi alunni hanno offerto uno sguardo variegato e autentico sulla personalità del maestro: un educatore appassionato, un artista visionario e un uomo dalla straordinaria capacità di coinvolgere tutti – colleghi, amici e studenti – nelle sue iniziative.
Di particolare intensità l'intervento di don Mimmo, che ha conosciuto Ferdinando Russo negli ultimi momenti della sua vita. Le sue parole hanno restituito l'immagine di una persona capace di trasformare i momenti di solitudine in energia generativa, di fare della creatività uno strumento di rinascita e di comunicazione profonda.
La serata è stata impreziosita dalle esibizioni canore di Aurora Cormio, allieva della scuola "Momenti Musicali" di Valeria Fiori e Barbara Diglio, allieva della maestra Francesca Lorusso, che con le loro voci hanno regalato momenti di autentica emozione, contribuendo a creare un'atmosfera magica e suggestiva.
Nel suo intervento, la presidente Lucia Angiulli ha voluto ringraziare tutti i presenti e ha sottolineato un passaggio particolarmente toccante del racconto del figlio Tommaso: quello in cui il maestro portava a casa gli alunni più deboli, coinvolgendo i propri figli nell'aiutarli a fare i compiti. Un gesto che racchiude un'idea di inclusione sociale, mettendo in luce l'umanità dell'uomo-maestro e il valore educativo della responsabilità condivisa.
Un ringraziamento speciale è stato rivolto anche al conduttore della serata, nonché un socio della Pro Loco, Tato Delia, da parte della vicepresidente Tina Stella. Con la sua simpatia e intelligenza relazionale, Tato ha saputo guidare con maestria l'evento, mantenendo viva l'attenzione del pubblico e donando leggerezza e allegria alla commemorazione, ha declamato brillantemente le poesie del maestro Tonino Abbattista e del sig. Salvatore Memeo, dedicate al maestro, augurandogli di poter diventare un attore, viste le sue eccezionali doti teatrali.
E mentre le parole e la musica riempivano la serata, l'arte prendeva forma sotto gli occhi dei presenti, grazie ad un'opera estemporanea realizzata dall'artista Gennaro Stella, un tributo in diretta alla vita e al talento del Maestro, un racconto, tessuto su una tela e rappresentato con la forza prorompente delle tempere, delle origini paterne di Ferdinando Russo, a rimarcare ancora una volta il forte legame con il territorio e con la comunità locale.
La fantasia di Ferdinando Russo trovava la sua espressione più alta nelle attività carnevalesche e nei suoi celebri travestimenti, attraverso i quali metteva in scena non solo l'allegria della festa, ma anche una filosofia di vita. Amava ripetere infatti che "chi non si traveste non è una persona da prendere sul serio", una frase che racchiude lo spirito libero e l'ironia che lo hanno sempre contraddistinto.
La serata si è così trasformata in un viaggio tra memoria e affetto, tra nostalgia e riconoscenza, restituendo alla comunità l'immagine viva di un uomo che ha saputo insegnare con l'esempio, generare entusiasmo e lasciare in eredità un modello di creatività e fantasia che resterà sempre presente.