Camporeale: «La gestione delle gare d'appalto è competenza dei dirigenti»

Replica del Sindaco a una richiesta presentata da tre consiglieri di minoranza

venerdì 2 dicembre 2022 14.00
A cura di Vito Troilo
«Sulle procedure di gare d'appalto sarebbe gravissimo che la parte politica si esprimesse indicandone le modalità». Lo ha sostenuto Arianna Camporeale, Sindaco di San Ferdinando di Puglia, replicando alla richiesta di 3 consiglieri di minoranza (Salvatore Puttilli, Teresa Cramarossa e Riccarda Scaringi) «che hanno presentato un'autoconvocazione consiliare per discutere se preferire le procedure "aperte" a quelle "negoziate"» è quanto sostenuto in meritro ad un documento del quale, al momento, questo portale non ha alcuna contezza non essendo stata inviata alcuna comunicazione dagli esponenti politici succitati.

«Il Testo unico degli enti locali separa nettamente i compiti e le prerogative di Giunta e consiglio comunale da quelli gestionali che spettano ai dirigenti comunali: la parte politica dà l'indirizzo, ma come realizzarlo spetta alla parte tecnica» ha rilevato il capo dell'amministrazione sanferdinandese. «L'individuazione delle modalità di scelta del contraente o della procedura di evidenza pubblica più idonea agli scopi perseguiti non rientra nelle competenze della Giunta o del consiglio comunale (articolo 107 del Tuel, il decreto legislativo 267/2000). Insomma, è chiara la separazione fra l'attività politica e gestionale, spettando le scelte fondamentali nella politica dell'Ente ai primi, e competendo ai secondi la gestione tecnico-finanziaria-contabile e l'assunzione di tutti i provvedimenti amministrativi o atti di diritto privato necessari a conseguire gli obiettivi stabiliti dagli organi di indirizzo».

Camporeale ha sottolineato: «Se Giunta e consiglio entrassero nel merito delle questioni gestionali si configurerebbe un illecito amministrativo. E noi non ne commetteremo. Stupisce che queste strade, profondamente errate, siano indicate tra gli altri da chi era candidata alla carica di Sindacao e da chi per due volte è stato sindaco della città e sono certa non abbia inteso mai valicare il limite tra indirizzo e gestione».