Le confraternite ricordano il Beato Pier Giorgio Frassati

Tre serate di preghiera e devozione

lunedì 2 luglio 2018 10.58
Le confraternite di Trinitapoli, San Ferdinando di Puglia e di Margherita di Savoia nei prossimi giorni, a Trinitapoli, dedicheranno tra serate per celebrare e fare memoria del Beato Pier Giorgio Frassati, Patrono delle Confraternite.

"Cari amici e fedeli – dichiarano gli organizzatori della manifestazione - l'occasione onomastica del Beato Pier Giorgio Frassati ci consente, alla luce della sua testimonianza di vita e di fede, di ravvivare e ripristinare entusiasmo pastorale nelle nostre confraternite, consapevoli di enormi potenzialità nascoste e non sempre manifeste. La nostre confraternite hanno deciso di orientarsi e guardare oltre e in alto, per riprendersi ciò che è proprio. Il Signore benedica quanti vorranno condividere questi propositi".

Di seguito il programma:

Giovedì 5 luglio 2018
Ore 19.00, Santa Messa presso la Parrocchia S. Stefano - A seguire relazione del Dott. Antonio Calò sulla figura del Beato Pier Giorgio Frassati

Venerdì 6 luglio 2018
Ore 18.30, Partenza delle confraternite dalla Chiesa della SS. Trinità e S. Anna per proseguire in processione verso la Parrocchia S. Stefano
Ore 19.00, Celebrazione eucaristica solenne in onore del Beato

Sabato 7 luglio 2018
Ore 19.30, Festeggiamenti presso il Centro Sociale. Giochi antichi e moderni a cura delle confraternite. Al termine ristoro del coro e dello spirito. Il tutto con una straordinaria animazione

Scheda su Pier Giorgio Frassati
Nasce nel 1901 a Torino in una famiglia della ricca borghesia: suo padre è Alfredo Frassati noto giornalista e la mamma è Adelaide Ametis affermata pittrice. In un periodo in cui Torino inizia un accentuato sviluppo imprenditoriale, Pier Giorgio viene a conoscenza delle difficoltà in cui si dibattono gli operai. Entra in contatto con la povertà: durante il liceo comincia a frequentare le Opere di san Vincenzo. Amico di tutti, esprime sempre una fiducia illimitata e completa in Dio e nella Provvidenza ed affronta le situazioni difficili con impegno, ma con serenità e letizia. Dedica il tempo libero alle opere assistenziali a favore di poveri e diseredati. Si iscrive a diverse congregazioni e associazioni cattoliche, si accosta con frequenza alla comunione, aderisce alla «Crociata Eucaristica» e frequenta la Congregazione Mariana che lo inizia al culto della Madonna. Fonda con i suoi amici più cari una «società» allegra che viene denominata «Tipi loschi», giovani attenti ad aiutarsi nella vita interiore e nell'assistenza degli ultimi. Muore di poliomielite fulminante il 4 luglio 1925. (Avvenire)