Prefettura affida immigrati a San Ferdinando, nuovi arrivi

Don Mimmo: «Fratelli nelle mani dei mercanti di carne»

martedì 31 maggio 2016 12.17
A cura di Giuseppe Capacchione
Lo status politico ancora non è chiaro, alcuni sono sbarcati sulle coste della Sicilia, altri neanche riescono a rispondere. La Prefettura della Bat li ha inviati a San Ferdinando in cerca di assistenza per un periodo non definito. Ragazzi e ragazze con storie diverse, trattati da esseri umani, secondo i soccorrori, appena giunti a ridosso delle coste italiane, prima erano solo merce di scambio sul mercato della prostituzione. «Da ieri mattina - afferma don Mimmo Marrone parroco che sta gestendo l'emergenza - sono ospiti della nostra comunità cittadina 15 donne provenienti dalla Nigeria, 2 delle quali in attesa e una mamma con una bambina di 3 anni. Le abbiamo fatte alloggiare nelle strutture delle suore missionarie della Madre di Dio. Questa mattina all'alba è arrivato un gruppo di 8 giovani di età compresa tra 19 e 26 anni, provenienti dalla Nigeria e dal Gambia, anch'essi trasportati in condizioni disumane».

«Mercanti di carne umana» definisce don Mimmo gli artefici di questo ennesimo "viaggio della speranza", come ormai viene chiamato da tempo. Le ragazze raccontano di essere state prelevate con forza dalla Nigeria, portate in Libia e violentate prima di essere butatte sui barconi, infatti sono state sottoposte a visita ginecologica. L'accoglienza è una vera gara di solidarietà fra Unitalsi e Caritas con l'aiuto del Comune. San Ferdinando ha sentito sin da subito queste persone non ospiti ma veri concittadini, basti pensare che gli operatori hanno atteso tutta la notte l'arrivo degli 8 ragazzi, perché l'allarme della Prefettura è stato inviato a mezzanotte. Alle 5 circa sono arrivati nella cittadina pugliese digiuni, quasi spogli, loro probabilmente sono scappati in cerca di lavoro, e sono stati accolti nella Casa della Speranza della parrocchia di San Ferdinando re dove dei volontari stanno fornendo assistenza, pasti caldi, indumenti, oltre all'assistenza sanitaria. " Bussate e vi sarà aperto" c'è scritto dietro la porta della struttura, e questa notte l'invito evangelico è stato preso alla lettera.