Vacanze al mare, niente di più incerto secondo le previsioni

Capacchione (Sib): «Non sappiamo quando e come aprire i lidi»

giovedì 16 aprile 2020 19.39
A cura di Giuseppe Capacchione
Tanti sono i cittadini di San Ferdinando di Puglia che scelgono di trascorrere le vacanze o i propri fine settimana al mare nella vicina Margherita di Savoia. Diamo uno sguardo alle previsioni, non certo delle migliori, in vista della prossima stagione estiva con un'intervista al presidente del Sindacato Italiano Balneari (Sib) l'avvocato Antonio Capacchione.


In questo momento l'unica certezza è l'incertezza. «Non sappiamo quando, se e come apriremo gli stabilimenti balneari». Il presidente del sindacato di categoria, il Sib, l'avvocato Antonio Capacchione conferma che questa «sarà un'estate estremamente complicata per noi e per le persone che non vedono l'ora di tornare in spiaggia». Gli altri anni in questo periodo vi abbiamo raccontato dei primi afflussi turistici oppure di iniziative come il festival internazionale degli aquiloni che ha portato in città artisti da tutto il mondo. Nel 2020 il Covid-19 ha cambiato le carte in tavola e siamo costretti a raccontarvi quello che da una località come Margherita di Savoia, capitale pugliese della balneazione attrezzata, mai avremmo voluto raccontare. La stagione estiva è alle porte ma solo da calendario, per l'economia del posto potrebbe rappresentare una vera crisi con «danni enormi che andrebbero a vanificare gli sforzi fatti per decenni da parte nostra», ha sottolineato il presidente. Tante sono le attività commerciali, gli imprenditori che investono tutte le proprie risorse in funzione dell'estate, numerosi sono i lavoratori che fanno cassa durante i tre mesi estivi per poi affrontare l'inverno, molti i ragazzi che grazie al lavoro estivo sostengono i propri studi. «In questi giorni la spiaggia si sarebbe dovuta presentare come un unico cantiere», ha continuato Capacchione.

Ieri in serata il presidente della regione Puglia Michele Emiliano ha firmato un'ordinanza che permette ai gestori dei lidi di svolgere lavori di manutenzione nelle strutture e sull'area a loro data in concessione. Anche se questo non basta. «Per quanto riguarda gli allestimenti dobbiamo attendere le disposizioni dell'autorità sanitaria che ci indicheranno come comportarci», ha commentato l'avvocato. Questo vuol dire che per piantare gli ombrelloni gli operatori dovranno seguire le norme che il Ministero della Salute emanerà per garantire la sicurezza dei cittadini. Fin'ora in materia sono state avanzate solo ipotesi che sembrano siano destinate a restare tali. Una su tutte l'installazione di strutture in plexiglass per circondare l'area di pertinenza di ciascun ombrellone. «Solo un sadico o chi non conosce la realtà degli stabilimenti balneari avrebbe potuto pensare un'ipotesi simile - ha ripreso Capacchione -. È impensabile mandare la popolazione nelle saune sulla spiaggia». Il centro termale gode del grande primato della balneazione attrezzata in Regione con una spiaggia sabbiosa che si estende per oltre 15 chilometri di costa, la gran parte dei quali occupati proprio ai lidi che forniscono diversi servizi alle utenze. Alla città che ospita le saline più grande d'Europa, infatti, negli ultimi cinque anni è stata assegnata la Bandiera Blu, prestigioso riconoscimento conferito dalla Fee (fondazione per l'educazione ambientale), oltre alla Bandiera Verde che certifica come la spiaggia sia a misura di bambino, a testimonianza del grande prodotto di eccellenza che madre natura ha donato a questo territorio.