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Costi dei treni regionali alle stelle: disagi per gli studenti anche a San Ferdinando

«I costi relativi agli studi universitari di un figlio già pesano enormemente sulle famiglie»

Trenitalia saluta il nuovo anno e i suoi passeggeri con un nuovo aumento dei prezzi dei treni regionali. A pagarne le conseguenze, oltre ai lavoratori, ci sono gli studenti pendolari e fuori sede che oltre a quelli universitari devono fare i conti con costi di trasporto elevati.

Abbiamo quindi chiesto ad alcuni studenti di San Ferdinando di riferire ciò che pensano a riguardo di tale aumento.

"A riguardo dell'ulteriore aumento del costo del biglietto è a dir poco clamoroso. Penso sia percezione diffusa che l'aumento del prezzo debba essere giustificato da una miglioria del servizio, che a parer mio non c'è stato, visti gli innumerevoli ritardi quotidiani a cui pendolari e lavoratori assistono. Questo aumento inoltre è in controtendenza con ciò che sinora ha fatto lo Stato mediante il bonus trasporti. E con ciò intendo l'aiutare e l'incentivare i cittadini, l'utilizzare i mezzi pubblici tra cui il servizio ferroviario, al fine di diminuire l'utilizzo delle auto che - in estrema conseguenza - porta alla diminuzione del traffico e cosa non meno importante ad un uso più sostenibile dei trasporti" – riferisce Pasquale, studente universitario a Bari

"Penso che l'aumento sia ingiustificato, i costi - già eccessivi per la tratta che percorro - sono ora totalmente sproporzionati rispetto al consumo effettivo. Per non parlare delle condizioni di stazioni e treni. Inoltre la difficile fruibilità del bonus trasporti e l'aumento degli studenti pendolari dovuto alla crescita degli affitti non alleviano gli esercenti. Fa riflettere come questo aumento sia in totale contrasto con l'obiettivo della riduzione di spostamenti autonomi finalizzata alla risoluzione della crisi climatica che stiamo vivendo. Spero che la necessità di questi aumenti sia tanto importante quanto la salute ambientale e le necessità (e non volontà) dei pendolari" – afferma con decisione Gregory, studente universitario a Bari.

"Penso che sia una grande cattiveria. Questo perché i costi relativi agli studi universitari di un figlio già pesano enormemente sui genitori, sulle famiglie, l'aumento dei costi di traporto peggiorano terribilmente la situazione. L'aumento di 40 centesimi del biglietto, nel mio caso che studio a Bari, può sembrare una sciocchezza, che diventa un enorme costo se la moltiplica per i continui viaggi di andata e ritorno" - risponde così la studentessa universitaria Aurora.

"Sono insoddisfatto dall'aumento dei biglietti del treno. Non solo non vedo miglioramenti nei servizi, ma spesso devo affrontare ritardi. Pagare di più senza benefici evidenti è frustrante e sembra una cosa inutile e non equa" – asserisce Savino, studente universitario a Bari.
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