
Vita di città
A San Ferdinando di Puglia si scopre l’arte del tombolo
Attraverso l’associazione “Un tempo tra le maniche” Maria Fiorino racconta la bellezza di quest’arte
San Ferdinando - martedì 12 agosto 2025
19.32
Si fa spazio, pian piano, tra i vicoli sanferdinandesi una nuova arte, che va oltre dipinti e sculture: stiamo parlando dell'arte del tombolo, un particolare tipo di ricamo poco conosciuto, ma che da sempre appassiona Maria Fiorino, la presidente dell'associazione "Un tempo tra le maniche".
"Sono la presidente solo perché ho costituito io l'associazione, ma alla fine le decisioni le prendiamo tutte insieme, di comune accordo: io con le mie amiche. Il nome dell'associazione riflette in qualche modo la passione per il cucito e il ricamo che ho sin da piccola: mi rappresenta a pieno, rappresenta la mia identità" – un'associazione, insomma, che realizza il sogno di Maria.
Abbiamo chiesto quindi a Maria di parlarcene in maniera più approfondita.
In cosa consiste l'attività che svolge insieme al suo piccolo gruppo?
"Noi facciamo il tombolo, che è una tessitura. Per realizzarlo c'è bisogno – innanzitutto - degli strumenti attraverso i quali non potremmo fare il merletto. Gli strumenti sono: un cuscino – che viene chiamato tombolo – del filato adatto e dei fuselli - che sono tipo dei bastoncini di legno intorno ai quali si avvolge il filo. Abbiamo bisogno anche di un disegno che appoggiamo su questo cuscino e poi con filo, fuselli e spilli noi lavoriamo e fissiamo questo disegno: viene fuori un pezzo di merletto. Realizziamo tante cose, dai centrini alla bigiotteria, all'abbigliamento, alla biancheria (anche se questa è passata in secondo piano)".
Da quanti anni avete attivato questo progetto?
"Questo progetto è iniziato nel 2010/2011: sono stata io la promotrice di questo lavoro a San Ferdinando, non lo conosceva quasi nessuno. Attraverso una maestra di Bisceglie sono riuscita a trasferire anche a San Ferdinando i corsi sul tombolo, ospitati dalla scuola Michele Dell'Aquila, due giorni a settimana, che ci mette a disposizione un'aula: insomma è dal 2011 che noi abbiamo il merletto a San Ferdinando".
Se dovessi pensare ai giovani, come li convinceresti a cominciare questa attività?
"Noi abbiamo provato a coinvolgere almeno le studentesse del corso di abbigliamento e moda, ma è stato invano. Vorremmo far capire che questa è un'arte, certo l'arte del merletto è un lavoro un po' lungo perché parliamo di un filo sottile, e quanto più il filo è sottile più tempo ci vuole per realizzare un oggetto. In ogni caso – in base a quello che mi dice il cuore - consiglierei loro che è un'arte, una passione. Presenterei loro la possibilità di realizzare oggetti di bigiotteria, che in qualche modo attira un po' la gioventù".
"Sono la presidente solo perché ho costituito io l'associazione, ma alla fine le decisioni le prendiamo tutte insieme, di comune accordo: io con le mie amiche. Il nome dell'associazione riflette in qualche modo la passione per il cucito e il ricamo che ho sin da piccola: mi rappresenta a pieno, rappresenta la mia identità" – un'associazione, insomma, che realizza il sogno di Maria.
Abbiamo chiesto quindi a Maria di parlarcene in maniera più approfondita.
In cosa consiste l'attività che svolge insieme al suo piccolo gruppo?
"Noi facciamo il tombolo, che è una tessitura. Per realizzarlo c'è bisogno – innanzitutto - degli strumenti attraverso i quali non potremmo fare il merletto. Gli strumenti sono: un cuscino – che viene chiamato tombolo – del filato adatto e dei fuselli - che sono tipo dei bastoncini di legno intorno ai quali si avvolge il filo. Abbiamo bisogno anche di un disegno che appoggiamo su questo cuscino e poi con filo, fuselli e spilli noi lavoriamo e fissiamo questo disegno: viene fuori un pezzo di merletto. Realizziamo tante cose, dai centrini alla bigiotteria, all'abbigliamento, alla biancheria (anche se questa è passata in secondo piano)".
Da quanti anni avete attivato questo progetto?
"Questo progetto è iniziato nel 2010/2011: sono stata io la promotrice di questo lavoro a San Ferdinando, non lo conosceva quasi nessuno. Attraverso una maestra di Bisceglie sono riuscita a trasferire anche a San Ferdinando i corsi sul tombolo, ospitati dalla scuola Michele Dell'Aquila, due giorni a settimana, che ci mette a disposizione un'aula: insomma è dal 2011 che noi abbiamo il merletto a San Ferdinando".
Se dovessi pensare ai giovani, come li convinceresti a cominciare questa attività?
"Noi abbiamo provato a coinvolgere almeno le studentesse del corso di abbigliamento e moda, ma è stato invano. Vorremmo far capire che questa è un'arte, certo l'arte del merletto è un lavoro un po' lungo perché parliamo di un filo sottile, e quanto più il filo è sottile più tempo ci vuole per realizzare un oggetto. In ogni caso – in base a quello che mi dice il cuore - consiglierei loro che è un'arte, una passione. Presenterei loro la possibilità di realizzare oggetti di bigiotteria, che in qualche modo attira un po' la gioventù".