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Acqua, sversati 176milioni di metri cubi dagli invasi pugliesi

Ricognizione della portata delle dighe, richiesta dal presidente della commissione bilancio Fabiano Amati

176,8 milioni di metri cubi d'acqua potabile "alleggeriti" complessivamente quest'inverno, per ragioni di sicurezza, dagli invasi del sistema idrico che serve il territorio pugliese. È il dato acquisito nella ricognizione della portata delle dighe, richiesta dal presidente della commissione bilancio Fabiano Amati, nella seduta della quinta commissione (ambiente) del Consiglio regionale, convocata dal presidente Paolo Campo.

L'Eipli, i gestori delle dighe e l'Autorità di Distretto dell'Appennino Meridionale hanno fatto il punto della situazione, dettagliando anche sullo stato delle gare, degli interventi di manutenzione e delle attività in sito, già finanziate con varie risorse.

Quattro le dighe gestite dall'Eipli.
  • Monte Cotugno: la quota massima è di 252 metri sul livello del mare, per una capienza di 480,70 milioni di metri cubi d'acqua, la quota massima autorizzata scende a 240 metri, per 285 milioni di m3 (oggi 236 milioni). Svasati per alleggerimento 77 milioni di m3.
  • Diga del Pertusillo: quota massima 531 metri di altitudine, per 155 milioni m3; quota massima autorizzata dal 1 aprile al 30 settembre 527 metri, per un volume di 123 milioni m3; dal 1 ottobre al 31 marzo 525,50 metri sul livello del mare. Oggi 197 milioni di metri cubi invasati. Alleggeriti 48 milioni m3.
  • Diga di Conza: massimo invaso 431,40 metri di altitudine, per 45 milioni di m3 d'acqua, migliorabile con interventi, ora soggetti a valutazione sismica, fino 71-72 milioni m3. Alleggeriti 51 milioni m3, in buona parte finiti in altri schemi idrici.
  • Diga Saetta: massimo invaso 2,5 milioni di metri cubi d'acqua; invasato poco meno di un milione di m3. Non c'è stato alleggerimento.
  • Diga del Locone, gestita dal Consorzio Terre d'Apulia: quota massima 186,42 metri sul livello del mare, per 164,50 m3. Attualmente autorizzati 60 milioni m3.
  • Altra diga, Pappadai, quota 101 metri di altitudine, 96 metri la quota autorizzata, una volta riattivato l'adduttore del Sinni si riprenderà l'invaso sperimentale fino alla quota massima.
Sempre riguardo al Sinni, in particolare alla costruzione della seconda canna, sono stati ultimati i lavori di collegamento con la diga Pappadai ed è in corso l'affidamento dei lavori di manutenzione e revisione delle apparecchiature dell'ultimo tronco. Eipli conta di poter alimentare l'invaso alla fine della stagione irrigua. Rigirando all'accordo di programma Puglia-Basilicata che dovrebbe garantire portata d'acqua sempre per Pappadai, il Dipartimento regionale competente ha comunicato che la segreteria tecnica, pur sollecitata, non è stata al momento convocata. Lo stesso vale per il comitato di coordinamento.
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