Politica
L’ex sindaca Arianna Camporeale parla ai suoi concittadini
La gestione della fiera nazionale del carciofo sarebbe stata la causa scatenante della fine del mandato della Camporeale
San Ferdinando - mercoledì 9 ottobre 2024
20.34
È giunto in giornata – per mezzo di un video pubblicato sui social – i ringraziamenti a tutti i concittadini, ma soprattutto delucidazione inerenti la caduta dell'amministrazione guidata dall'ormai ex sindaca Arianna Camporeale.
"Da ieri sera non sono più il sindaco della nostra città, in virtù di una scelta operata, da pochi, a metà mandato. Una decisione che si vuole vestire di politica ed interesse amministrativo, ma che in troppi casi ha solo il profilo dell'interesse. E non quell'interesse che per me è stato sempre e comunque unico, cioè quello collettivo. Ma evidentemente dietro la maschera della condivisione dei temi è pesato qualche "no" pronunciato da me, orgogliosamente in nome dell'interesse collettivo, mal digerito da chi ieri ha inteso tradire il mandato elettorale a metà percorso" – inizia così la Camporeale.
"Rassicuro tutti: io sono serena e torno a fare il lavoro che amo, la psicoterapeuta. Senza interrompere però il contatto con la mia città, il mio spirito di servizio che continuerò a mantenere" – riferisce con franchezza.
Continua poi facendo riferimento ai motivi da lei precedentemente sconosciuti per i quali sono avvenute le dimissioni di diversi consiglieri: "Solo pochi minuti prima della firma dal notaio, alcuni consiglieri di maggioranza si sono degnati di scrivere le presunte ragioni. Posizioni unilaterali che mai sono state riportate a me e negli incontri di maggioranza. Le stesse persone, sia in Giunta che in Consiglio comunale, solo pochi giorni fa avevano votato importanti provvedimenti, senza evidenziare mai alcun malcontento. L'oggetto del contendere, da quanto leggo, è stata la gestione della Fiera nazionale del carciofo e del prodotto ortofrutticolo.
Continua poi facendo riferimento a chi, solo poche ore prima l'aveva affiancata: "Dimissioni della delegata alla Fiera, che solo pochissime ore prima aveva presentato l'evento in video, con me. La stessa che solo poche ore prima era stata in Comune, a questo punto – penso - a far finta di organizzare l' evento storico che tutti conosciamo, sapendo già di avere l'appuntamento dal notaio e di voler sciogliere l'amministrazione". Continua: "Ho letto, e invito anche voi a fare lo stesso, che si discuteva del cantante, dell'artista e che qui evidentemente sono nate le divergenze. E mi cadono le braccia".
"E allora si è vestito tutto di alta amministrazione, di politica: sono stata accusata di aver preso in solitudine alcune decisioni. Non è vero. E se talvolta è stato così è stato perché ho dovuto colmare dei vuoti, delle assenze – continua facendo riferimento a coloro che sarebbe dovuti essere presenti ma non lo erano- mancanze di presenza, di responsabilità, di attenzione, di impegno da parte di chi veniva in Comune a mezzogiorno a fare la passeggiata invece di occuparsi delle cose serie. E io lì, dalle 8...". Aggiunge: "A nulla sono servite le strigliate, sempre garbate, perché mi conoscete. Poi all'improvviso sono diventata la despota che decideva".
"Cari concittadini, avrei dovuto aspettare i comodi di chi non c'era ed evidentemente non sapeva o non voleva esserci? Io – indossando quella fascia con orgoglio – ho assunto l'onore e l'onere della mia città e di amministrarla. Non tutti forse lo avevano capito. Ma evidentemente era la fiera il pensiero fisso, il resto era solo da contorno e serviva a mascherare il tutto. Perché a chi si lamenta ora dell'assenza di visione, rispondo che ciascuno ha in capo le proprie deleghe. E ne ha la responsabilità".
"Esiste un concessionario da 3 anni per l'organizzazione della fiera. Esistono finanziamenti stanziati da mesi per l'evento: per promuovere il marchio IGP dei nostri prodotti, e per altri aspetti di contorno. E allora gli strumenti ci sono stati. E chi avrebbe dovuto avere la visione e operare di conseguenza? Chi avrebbe dovuto organizzarsi per tempo? Avrebbe dovuto pensarci invece chi si è lamentato. Nel dettaglio dei temi non mancheremo di tornare. Ora non è il momento".
Continua l'ex sindaca facendo riferimento a eventi riprovevoli che si sono riversati sulla sua famiglia: "Qualcuno ha festeggiato ieri. Lo capisco. È il gioco delle parti. Ma sparare di notte dietro la porta di casa dei miei genitori non fa parte del gioco. Vergognatevi. Diffondere la falsa notizia di mio padre in coma irreversibile non fa parte del gioco. Vergognatevi. Io sono qui. Venite a confrontarvi con me, se sapete farlo. E deciderà la gente, come ha sempre fatto. E tanti di voi sono destinati all'oblio".
Ringrazia poi tutti coloro che le sono rimasti accanto fino alla fine: "Concludo con un 'grazie' a chi c'è stato, lavorando fino all'ultimo giorno per la città: il presidente del Consiglio Flora Manco, il vicesindaco Pino Bruno, gli assessori Roberto Lombardi, Peppino Muoio, Pino Zingaro e le consigliere Grazia Dipace e Ottavia Dipaola. E ancora il segretario generale e tutti i dipendenti".
"Ma il pensiero adesso va a voi cittadini. Siete voi i destinatari di ciò che abbiamo fatto in questi anni e che vedrete anche da domani. Sarete sempre voi al centro dei miei pensieri. A voi mi rivolgerò sempre con onestà e franchezza. Con voi vorrò sempre parlare della crescita della nostra San Ferdinando. E oggi purtroppo sarete voi a restare senza una guida politica, democraticamente eletta, e ciò comporterà inevitabili freni per lo sviluppo cittadino".
Termina augurando un buon lavoro al commissario che gestirà il comune in attesa delle nuove elezioni: "Infine auguro buon lavoro al commissario che traghetterà San Ferdinando fino alle nuove elezioni: ha una serie di progettualità che sono soltanto da avviare, frutto di finanziamenti intercettati, di studio e visione di crescita che in questi anni abbiamo approntato. Grazie a tutti".
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"Da ieri sera non sono più il sindaco della nostra città, in virtù di una scelta operata, da pochi, a metà mandato. Una decisione che si vuole vestire di politica ed interesse amministrativo, ma che in troppi casi ha solo il profilo dell'interesse. E non quell'interesse che per me è stato sempre e comunque unico, cioè quello collettivo. Ma evidentemente dietro la maschera della condivisione dei temi è pesato qualche "no" pronunciato da me, orgogliosamente in nome dell'interesse collettivo, mal digerito da chi ieri ha inteso tradire il mandato elettorale a metà percorso" – inizia così la Camporeale.
"Rassicuro tutti: io sono serena e torno a fare il lavoro che amo, la psicoterapeuta. Senza interrompere però il contatto con la mia città, il mio spirito di servizio che continuerò a mantenere" – riferisce con franchezza.
Continua poi facendo riferimento ai motivi da lei precedentemente sconosciuti per i quali sono avvenute le dimissioni di diversi consiglieri: "Solo pochi minuti prima della firma dal notaio, alcuni consiglieri di maggioranza si sono degnati di scrivere le presunte ragioni. Posizioni unilaterali che mai sono state riportate a me e negli incontri di maggioranza. Le stesse persone, sia in Giunta che in Consiglio comunale, solo pochi giorni fa avevano votato importanti provvedimenti, senza evidenziare mai alcun malcontento. L'oggetto del contendere, da quanto leggo, è stata la gestione della Fiera nazionale del carciofo e del prodotto ortofrutticolo.
Continua poi facendo riferimento a chi, solo poche ore prima l'aveva affiancata: "Dimissioni della delegata alla Fiera, che solo pochissime ore prima aveva presentato l'evento in video, con me. La stessa che solo poche ore prima era stata in Comune, a questo punto – penso - a far finta di organizzare l' evento storico che tutti conosciamo, sapendo già di avere l'appuntamento dal notaio e di voler sciogliere l'amministrazione". Continua: "Ho letto, e invito anche voi a fare lo stesso, che si discuteva del cantante, dell'artista e che qui evidentemente sono nate le divergenze. E mi cadono le braccia".
"E allora si è vestito tutto di alta amministrazione, di politica: sono stata accusata di aver preso in solitudine alcune decisioni. Non è vero. E se talvolta è stato così è stato perché ho dovuto colmare dei vuoti, delle assenze – continua facendo riferimento a coloro che sarebbe dovuti essere presenti ma non lo erano- mancanze di presenza, di responsabilità, di attenzione, di impegno da parte di chi veniva in Comune a mezzogiorno a fare la passeggiata invece di occuparsi delle cose serie. E io lì, dalle 8...". Aggiunge: "A nulla sono servite le strigliate, sempre garbate, perché mi conoscete. Poi all'improvviso sono diventata la despota che decideva".
"Cari concittadini, avrei dovuto aspettare i comodi di chi non c'era ed evidentemente non sapeva o non voleva esserci? Io – indossando quella fascia con orgoglio – ho assunto l'onore e l'onere della mia città e di amministrarla. Non tutti forse lo avevano capito. Ma evidentemente era la fiera il pensiero fisso, il resto era solo da contorno e serviva a mascherare il tutto. Perché a chi si lamenta ora dell'assenza di visione, rispondo che ciascuno ha in capo le proprie deleghe. E ne ha la responsabilità".
"Esiste un concessionario da 3 anni per l'organizzazione della fiera. Esistono finanziamenti stanziati da mesi per l'evento: per promuovere il marchio IGP dei nostri prodotti, e per altri aspetti di contorno. E allora gli strumenti ci sono stati. E chi avrebbe dovuto avere la visione e operare di conseguenza? Chi avrebbe dovuto organizzarsi per tempo? Avrebbe dovuto pensarci invece chi si è lamentato. Nel dettaglio dei temi non mancheremo di tornare. Ora non è il momento".
Continua l'ex sindaca facendo riferimento a eventi riprovevoli che si sono riversati sulla sua famiglia: "Qualcuno ha festeggiato ieri. Lo capisco. È il gioco delle parti. Ma sparare di notte dietro la porta di casa dei miei genitori non fa parte del gioco. Vergognatevi. Diffondere la falsa notizia di mio padre in coma irreversibile non fa parte del gioco. Vergognatevi. Io sono qui. Venite a confrontarvi con me, se sapete farlo. E deciderà la gente, come ha sempre fatto. E tanti di voi sono destinati all'oblio".
Ringrazia poi tutti coloro che le sono rimasti accanto fino alla fine: "Concludo con un 'grazie' a chi c'è stato, lavorando fino all'ultimo giorno per la città: il presidente del Consiglio Flora Manco, il vicesindaco Pino Bruno, gli assessori Roberto Lombardi, Peppino Muoio, Pino Zingaro e le consigliere Grazia Dipace e Ottavia Dipaola. E ancora il segretario generale e tutti i dipendenti".
"Ma il pensiero adesso va a voi cittadini. Siete voi i destinatari di ciò che abbiamo fatto in questi anni e che vedrete anche da domani. Sarete sempre voi al centro dei miei pensieri. A voi mi rivolgerò sempre con onestà e franchezza. Con voi vorrò sempre parlare della crescita della nostra San Ferdinando. E oggi purtroppo sarete voi a restare senza una guida politica, democraticamente eletta, e ciò comporterà inevitabili freni per lo sviluppo cittadino".
Termina augurando un buon lavoro al commissario che gestirà il comune in attesa delle nuove elezioni: "Infine auguro buon lavoro al commissario che traghetterà San Ferdinando fino alle nuove elezioni: ha una serie di progettualità che sono soltanto da avviare, frutto di finanziamenti intercettati, di studio e visione di crescita che in questi anni abbiamo approntato. Grazie a tutti".
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