
Politica
Più sicurezza a San Ferdinando e un buon anno nuovo: parla il consigliere Musci
«A tutti voi, cittadine e cittadini, auguro un 2026 sereno, pieno di vita, confronto e comunità»: l’augurio del consigliere di minoranza
San Ferdinando - mercoledì 31 dicembre 2025
10.36 Comunicato Stampa
Ormai al termine dell'anno 2025, arriva una nota del consigliere di minoranza Biagio Musci che si sofferma su alcuni argomenti trattati nell'ultimo Consiglio Comunale e augura allo stesso tempo un buon anno a tutti i sanferdinandesi.
«Nel Consiglio Comunale del 29 dicembre, dedicato anche al tema della sicurezza, è emersa un'ampia condivisione su alcuni aspetti, alcuni già sollevati nei mesi scorsi dalle opposizioni in relazione a criticità strutturate.
In particolare: il potenziamento della videosorveglianza, con collegamento diretto alle forze dell'ordine; il rafforzamento dell'illuminazione pubblica; l'attivazione di pattugliamenti misti tra Carabinieri e Polizia Locale e interventi mirati alla riduzione della velocità sulle principali arterie viarie.
Qualcosa, peró, desta serie perplessità. Come opposizione abbiamo evidenziato criticità importanti, soprattutto sul tema delle chiusure stradali, che non possono essere decise senza un serio approfondimento. Il caso emblematico è la chiusura di via Papa Giovanni XXIII, tra la Piazza e la Chiesa Madre. Chiudere quel tratto significa riversare tutto il traffico su via Roma, unica vera arteria alternativa: auto, mezzi pesanti, pullman regionali e nazionali. Nelle ore di punta, ad esempio, un'ambulanza proveniente da Barletta o da Trinitapoli, con via Palestro e via Roma congestionate, impiegherebbe più tempo a raggiungere un'emergenza sanitaria in Largo San Cassano (Padre Pio).
E poi, due domande semplici:
- nei giorni feriali, la sicurezza è davvero garantita da una piazza vuota e senza transito?
- lo spopolamento settimanale del centro aiuta davvero a renderlo più sicuro?
La chiusura definitiva delle strade principali resta un tema delicato. Le abitudini di una comunità possono cambiare, ma servono tempo, confronto, condivisione e soprattutto partecipazione. Non decisioni calate dall'alto.
Questa sera, però, la piazza è protagonista. Il Capodanno è un momento di festa e partecipazione: viviamolo con entusiasmo, rispetto delle regole, in sicurezza e con senso di comunità. Rendiamo questo passaggio al 2026 un'occasione di vera vitalità per il nostro centro cittadino.
A tutti voi, cittadine e cittadini, auguro un 2026 sereno, pieno di vita, confronto e comunità. Con un sorriso e uno sguardo attento al futuro. Perché… le sorprese non finiscono mai».
«Nel Consiglio Comunale del 29 dicembre, dedicato anche al tema della sicurezza, è emersa un'ampia condivisione su alcuni aspetti, alcuni già sollevati nei mesi scorsi dalle opposizioni in relazione a criticità strutturate.
In particolare: il potenziamento della videosorveglianza, con collegamento diretto alle forze dell'ordine; il rafforzamento dell'illuminazione pubblica; l'attivazione di pattugliamenti misti tra Carabinieri e Polizia Locale e interventi mirati alla riduzione della velocità sulle principali arterie viarie.
Qualcosa, peró, desta serie perplessità. Come opposizione abbiamo evidenziato criticità importanti, soprattutto sul tema delle chiusure stradali, che non possono essere decise senza un serio approfondimento. Il caso emblematico è la chiusura di via Papa Giovanni XXIII, tra la Piazza e la Chiesa Madre. Chiudere quel tratto significa riversare tutto il traffico su via Roma, unica vera arteria alternativa: auto, mezzi pesanti, pullman regionali e nazionali. Nelle ore di punta, ad esempio, un'ambulanza proveniente da Barletta o da Trinitapoli, con via Palestro e via Roma congestionate, impiegherebbe più tempo a raggiungere un'emergenza sanitaria in Largo San Cassano (Padre Pio).
E poi, due domande semplici:
- nei giorni feriali, la sicurezza è davvero garantita da una piazza vuota e senza transito?
- lo spopolamento settimanale del centro aiuta davvero a renderlo più sicuro?
La chiusura definitiva delle strade principali resta un tema delicato. Le abitudini di una comunità possono cambiare, ma servono tempo, confronto, condivisione e soprattutto partecipazione. Non decisioni calate dall'alto.
Questa sera, però, la piazza è protagonista. Il Capodanno è un momento di festa e partecipazione: viviamolo con entusiasmo, rispetto delle regole, in sicurezza e con senso di comunità. Rendiamo questo passaggio al 2026 un'occasione di vera vitalità per il nostro centro cittadino.
A tutti voi, cittadine e cittadini, auguro un 2026 sereno, pieno di vita, confronto e comunità. Con un sorriso e uno sguardo attento al futuro. Perché… le sorprese non finiscono mai».
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