Controlli della Guardia Costiera nella Bat, 22 violazioni riscontrate

33 tonnellate di prodotto stoccato in una cella non registrata: sigilli ad un'attività. Al setaccio anche gli esercizi dell'entroterra

martedì 27 dicembre 2022 18.23
A cura di Vito Troilo
Dodici giornate dedicate alle attività di controllo su tutta la filiera e contrasto alla pesca illegale. Personale e mezzi del Compartimento marittimo di Barletta della Capitaneria di porto e della Guardia di Costiera di Bisceglie, Trani e Margherita di Savoia ha passato il territorio al setaccio secondo quanto programmato dal Comando generale delle Capitanerie di porto e coordinato a livello regionale dalla Direzione Marittima di Bari. Le verifiche hanno riguardato anche l'entroterra e non solo i comuni costieri.

Sono emerse, in tutto, 22 violazioni amministrative per un importo complessivo di 53.500 euro. Fra le operazioni più rilevanti sono da segnalare i due verbali da 10.000 euro ciascuno redatti rispettivamente per mancanza di tracciabilità del prodotto ittico detenuto ai fini della vendita e per distribuzione di alimenti in stabilimento non riconosciuto dall'autorità competente, ovvero sprovvisto del bollo CE.

La Capitaneria ha compiuto un maxi-sequestro amministrativo pari a circa 33 tonnellate di prodotto ittico vario congelato e stoccato in una cella frigorifera non registrata in quanto priva del bollo CE e quindi non rispettosa delle norme comunitarie. Di conseguenza, in ragione delle gravi irregolarità riscontrate, è stato emesso un provvedimento amministrativo di immediata chiusura dell'esercizio commerciale.

Resta, quindi, alta l'attenzione da parte dei militari della Guardia Costiera di Barletta nell'impegno per il contrasto alla pesca illegale, l'assicurazione del rispetto delle normative comunitarie e nazionali per la tutela della risorsa ittica e del consumatore finale.